Bufera e divisioni nel Governo sulla istituzione degli assistenti civici. L'idea, presentata ieri dal ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, è quella di creare un bando per 60 mila persone con il compito di aiutare e vigilare durante la Fase 2.
Un bando rivolto "a inoccupati, a chi non ha vincoli lavorativi, anche percettori di reddito di cittadinanza o chi usufruisce di ammortizzatori sociali".
Una proposta che ha scatenato da subito diverse polemiche e sulla quale adesso arriva un commento gelido direttamente dal ministero dell'Interno: "Le decisioni assunte, senza preventiva consultazione del ministero dell'Interno, per l'istituzione della figura degli 'assistenti civici' in relazione alle misure di contrasto e di contenimento della pandemia Covid-19, non dovranno comportare compiti aggiuntivi per le prefetture e per le forze di polizia già quotidianamente impegnate nei controlli sul territorio".
Insomma, sembra che nessuno ne sapesse nulla, tanto che dagli Affari Regionali arriva subito un chiarimento: "Quando si parla di assistenti civici parliamo di volontariato. Stiamo parlando di 16 ore settimanali che ciascuno può regalare al proprio Comune per aiutare gli anziani, portare spesa e medicine, aiutare nell'organizzazione del distanziamento sociale, come ad esempio fuori dalle chiese o fuori dai parchi per contingentare gli ingressi. Nessuna vigilanza, ronda o sentinelle anti spritz. In caso di assembramenti non potranno chiedere i documenti ma solo segnalare a vigili e forze dell'ordine".
Tutto finito? Non proprio il sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento, Gianluca Castaldi scrive in un tweet: "La fuga in avanti di Francesco Boccia sui 60mila #assistenticivici non mi convince. E non convince il #M5S. Per noi i cittadini devono controllare quello che fanno i politici, non quello che fanno altri cittadini: auspico passo indietro del ministro e confronto con tutta la maggioranza".
E non il solo "fuoco amico" che investe Boccia. Matteo Renzi, senza neanche citare l'esponente dell'esecuti, bolla come "follia" l'idea: "Un ministro ha annunciato la creazione di un corpo di 60.000 assistenti civici. Boh, solo a me sembra una follia finalizzata ad avere visibilità? Come spesso accade la penso come Matteo Orfini. Non sarebbe meglio valorizzare di più il terzo settore e il servizio civile?".
In serata fonti di Palazzo Chigi al termine della riunione di governo sul dossier «assistenti civici» spiegano che l’iniziativa della sorveglianza volontaria «si inserisce nell’alveo di quelle già assunte dalla Protezione civile, che hanno portato a dislocare oltre 2.300 volontari nelle varie strutture ospedaliere, nelle Rsa e nelle carceri. Questi soggetti volontari non saranno «incaricati di pubblico servizio» e la loro attività non avrà nulla a che vedere con le attività a cui sono tradizionalmente preposte le forze di polizia».
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