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Ponte sullo Stretto, Orlando (Pd): "Basta parlarne, è ora di 5G"

Andrea Orlando

"Nel mezzogiorno dobbiamo parlare di Rete e di assunzione dei giovani nella pubblica amministrazione. Basta parlare del Ponte sullo Stretto, perché prima che si realizzi passera' troppo tempo e noi non ci saremo più, ma la Rete con il 5G verrà attivata nei prossimi due anni, e l'essere connessi o meno farà la differenza". Lo ha detto il vice segretario del Pd Andrea Orlando intervenendo in videoconferenza alla Festa Democratica provinciale di Vibo Valentia.

In tre mesi potremo fare i collegamenti internet, e questo creerà competizione per le imprese del Sud con quelle del Nord. Ci sono ragazzi iper-qualificati che potrebbero essere assunti nella pubblica amministrazione". "Abbiamo uno Stato che non sa spendere, che per 25 anni ha tagliato. Non sa fare spesa. Le Regioni hanno utilizzato male i fondi. Ora la spesa viene riaccentrata ma lo Stato non ha strumenti attraverso i quali fare politiche pubbliche nel lungo periodo. È ancora dentro alcune grandi imprese, come Enel, Eni e le Poste - continua Orlando - Lo Stato c'è ma in molti casi è come se non ci fosse. In Italia non c'è storia della funzione strategica sulle partecipate. Non abbiamo un cervello per gestire questi processi. C'è il problema della pubblica amministrazione. C'è un'eta' media molto alta, e capacita' di utilizzare l'innovazione molto bassa, e siamo il Paese in cui si parla meno l'inglese nella pubblica amministrazione. Il terzo problema riguarda una filiera istituzionale che non e' in grado di gestire al meglio situazioni come il Covid".

"Il nostro compito è confrontarci con le realtà territoriali. Il rischio è di essere sconfitti per la nostra precedente vittoria. Questo perché siamo usciti bene con la trattativa con l'Europa. All'inizio erano state date risposte inquietanti, e dopo l'UE ha dato risposte all'altezza". Così il vicesegretario del Pd Andrea Orlando intervenendo in videoconferenza alla Festa Democratica provinciale di Vibo Valentia.

"Nel Ricovery Found - ha aggiunto - vengono dati tre temi di base: innovazione tecnologica, green e social (lotta alle disuguaglianze). Sono filoni mutuati dall'obiettivo del millennio dell'Onu, il massimo della cultura progressista. Poi c'è il Mes, che è l'occasione di riqualificare il nostro sistema sanitario. Abbiamo strumenti che vanno oltre le nostre aspettative e corrispondono ai nostri obiettivi. I giocatori della partita, e Stato e imprese sono quelli principali, rischiano di non essere adeguati e allenati. Se la partita si apre oltre l'autunno e' un problema. Dobbiamo discutere di come lo Stato ci deve essere. Anche i liberisti parlano di intervento pubblico ma loro vogliono soldi per aiutare le imprese. Se i soldi pubblici non verranno utilizzati in modo corretto ne usciremo peggio perche' creeremo debito".

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