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Nuovo Dpcm, quando parla Conte? Attesa per la conferenza stampa del premier

Il nuovo Dpcm è stato firmato nella notte al termine della riunione tra il premier Giuseppe Conte, i capidelegazione della maggioranza, il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro. Adesso c'è attesa per la conferenza stampa del presidente del Consiglio: Conte parlerà nella giornata di oggi, ma ancora non è chiaro a che ora lo farà.

Il decreto però è già pronto ed entrerà in vigore da domani, giovedì 5 novembre. Un provvedimento che di fatto dividerà l'Italia in tre zone, ciascuna con restrizioni diverse a seconda del rischio contagio. L'obiettivo del Dpcm è piegare la curva epidemica del Coronavirus scongiurando un lockdown nazionale.

Alcune norme saranno valide in tutta Italia:

- Il coprifuoco, ovvero la imitazione della circolazione delle persone alle 22.
- Il ritorno dell’autocertificazione: per uscire di casa dopo le dieci di sera occorrerà provare di doverlo fare per ragioni di lavoro necessità e salute.
- La chiusura dei musei e delle mostre;
- Didattica a distanza al 100% per le scuole superiori, salvo attività laboratori in presenza; per le scuole elementari e medie e per i servizi all’infanzia attività in presenza ma con uso obbligatorio delle mascherine (salvo che per i bimbi al di sotto dei 6 anni).
- Nelle giornate festive e prefestive chiuse le medie e grandi strutture di vendita, ad eccezione delle farmacie, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole.
- Coefficiente di riempimento massimo del 50 per cento sui mezzi pubblici del trasporto locale e del trasporto ferroviario regionale.
- Chiusura di bar e ristoranti alle 18.
- Chiusura dei corner scommesse e giochi nei bar e nelle tabaccherie.

Nelle regioni che faranno parte della "zona verde" non ci saranno ulteriori restrizioni. Nelle regioni che si collocano in uno scenario intermedio, la cosiddetta "zona arancione" invece queste saranno le limitazioni:

- Vietato ogni spostamento, in entrata e in uscita, dalla Regione (salvo che per comprovate esigenze di lavoro, salute e urgenza).
- Vietato ogni spostamento in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili nel proprio comune.
- Sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e del catering. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio.

Restrizioni ancora più pesanti per le regioni in "zona rossa", che di fatto si troveranno in una situazione di lockdown soft:

- Vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dalla Regione e anche all’interno del territorio stesso (sempre salvo necessità e urgenza).
- Chiusi i negozi al dettaglio, tranne alimentari, farmacie, edicole; chiusi i mercati di generi non alimentari.
- Chiusa l’attività di bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie: resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio.
- Sospese le attività sportive, anche svolte nei centri sportivi all’aperto.
- Consentito svolgere individualmente attività motoria (passeggiate) in prossimità della propria abitazione, nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di mascherina.
- Attività scolastica in presenza per scuola dell’infanzia, elementare e prima media.

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