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Lo Stato schiererà 70mila agenti per evitare la "fuga" di Natale

Controlli serrati su frontiere e aeroporti, tamponi, coordinamento dei prefetti, aumento dei presìdi di polizia, riapertura delle scuole, potenziamento dei trasporti, mobilità tra Comuni e Regioni, senso di responsabilità e tenuta della maggioranza. Sono questi i temi su cui è intervenuta la ministra dell'Interno Luciana Lamorgese

Controlli serrati su frontiere e aeroporti, tamponi, coordinamento dei prefetti, aumento dei presìdi di polizia, riapertura delle scuole, potenziamento dei trasporti, mobilità tra Comuni e Regioni, senso di responsabilità e tenuta della maggioranza. Sono questi i temi su cui è intervenuta la ministra dell'Interno Luciana Lamorgese. "Ci sarà un controllo discreto, non ci può essere una militarizzazione delle città». Anche se, ha aggiunto, «faremo ulteriori controlli, più incisivi, alle frontiere e negli aeroporti per evitare il diffondersi della pandemia. Più controlli e tamponi. Dobbiamo stare attenti - ha ammonito - perché abbiamo avuto l’esperienza dell’estate che non è stata positiva e ora dobbiamo evitare assolutamente una terza ondata».

Ai prefetti il coordinamento di tutti gli attori in campo

«Il compito dei prefetti sarà di coordinamento di tutti gli attori in campo per l’apertura delle scuole al 75% in presenza. Questo porterà a una serie di azioni, tra le quali il potenziamento dei mezzi pubblici. I prefetti saranno certamente coinvolti per trovare la sintesi delle diverse posizioni in campo e per consentire un’apertura nel migliore dei modi a gennaio. Ci saranno forze polizia in numero elevato, circa 70mila unità, che saranno addette a questo tipo di controllo». Che aggiunge, «Lo faranno con senso di equilibrio perché, dal momento in cui teniamo aperti i negozi, lo facciamo per salvaguardare un certo tipo di economia. Ma serve anche che i titolari pongano in essere le precauzioni per non fare entrare più persone nello stesso momento».

Sarà un Natale di sacrifici

A proposito delle prossime festività, «Sarà un Natale di sacrifici, dovremo continuare con delle limitazioni alla nostra mobilità anche tra Comuni oltre che tra regioni. Proprio nel periodo natalizio dovremo allontanarci dalle nostre tradizioni, del Natale tutti insieme. Un sacrificio necessario che ci consentirà poi di affrontare l’anno nuovo in maggiore sicurezza».

Rispondendo alle domande sulle frizioni interne alla maggioranza per quanto riguarda il Mes, «Penso che in una coalizione di governo come quella che abbiamo oggi un punto di sintesi si troverà. L’Italia in questo momento ha bisogno di stabilità e dobbiamo fare tutti insieme un 'opera per poter uscire dalla crisi e tornare alla normalità. Mi auguro che il senso di responsabilità prevalga su tutto. Il mio non è un appello, perché credo che una sintesi si riesca a trovare».

 

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