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Renzi apre a Conte, ma i 5 Stelle fanno muro. E in casa centrodestra...

"Mercoledì c'è una prova di fuoco e si vedrà quali sono le intenzioni reali. L’alternativa sono le elezioni"

Il caso Cesa pesa sulle trattative di Conte, impegnato nel progetto di ampliamento della maggioranza di governo. Con l’ex leader Udc coinvolto nell’inchiesta anti-'ndrangheta, M5s ribadisce la chiusura a «soggetti indagati per reati gravi». Il centrodestra, invece, continua a premere per il voto. «Le maggioranze raccogliticce non servono. Questo governo non è in grado di governare» insiste Tajani, ma Brunetta parla di un possibile «patto di riconciliazione nazionale» bipartisan. Secondo Giorgio Gori "serve un nuovo governo, un Conte-ter che possa contare su una maggioranza ampia, europeista», e il sottosegretario a Palazzo Chigi Fraccaro esclude la possibilità di un esecutivo senza Conte come premier. . Benassi nominato sottosegretario con delega ai Servizi segreti.

L'apertura di Renzi

Renzi intanto riapre intanto a un «compromesso». In questa fase meno si parla meglio è. E’ il messaggio che, al termine dell’assemblea-fiume, la scorsa notte, Matteo Renzi ha consegnato, a quanto si apprende, ai suoi parlamentari dopo la decisione di aprire al dialogo per una «soluzione politica di respiro». Renzi avrebbe invitato tutti i suoi parlamentari a evitare le provocazioni e a stare sui contenuti. «Passate un buon week end, ne riparliamo lunedì, martedì», avrebbe detto l’ex premier con una frase che in Iv è stata interpretata come un invito a far calmare le acque.

Le reazioni pentastellate

«Leggiamo dichiarazioni e interviste di esponenti politici ancora convinti che ci sia spazio per ricucire con Renzi. Questo nonostante le mie e le nostre affermazioni nei giorni precedenti siano state chiarissime in tal senso. Allora lo ribadisco, a scanso di ogni equivoco: per il Movimento non ci sono margini per ricucire con Renzi, la porta è definitivamente chiusa». Ribadisce invece, interpellato al telefono dall’ANSA, il capo politico M5S Vito Crimi. «Non torneremo con chi è inaffidabile fino a questo punto: con chi si è reso responsabile di una crisi in un momento tanto drammatico per il Paese», aggiunge.

L'incontro Tabacci-Di Maio

«Mercoledì c'è una prova di fuoco e si vedrà quali sono le intenzioni reali. L’alternativa sono le elezioni. C'è tempo fino a mercoledì e il Conte-ter favorirebbe" una nuova maggioranza. Lo dice Bruno Tabacci uscendo da Palazzo Chigi tornando sulla possibilità che una parte "liberal-democratica" di FI appoggi la maggioranza. «Loro si arrabbiano, ieri hanno fatto finta di chiedere il voto al Colle, il tema è che restano succubi di Salvini e Meloni si apre uno spazio liberal-democratico nel Paese», spiega ancora il presidente di Cd.

«La possibilità di rafforzare la maggioranza c'è ma serve un governo nuovo, non basta un piccolo rimpasto. Io penso che Conte sia l’unico punto di equilibrio di questa legislatura» continua Tabacci uscendo da Palazzo Chigi dove ha incontrato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio». «Per concludere la crisi è necessario aprire a un ventaglio di forze più ampio. Renzi al Senato ha fatto un discorso di rottura ma credo che in Iv ci siano posizioni più concilianti. E poi c'è l’area dei liberal-democratici di FI», aggiunge. «Noi siamo per un governo di salvezza nazionale» ha detto invece Gaetano Quagliariello, senatore della componente Idea-Cambiamo del gruppo Misto, ospite di 'Un giorno da pecora" su Radio2. Alla domanda se quindi fosse in disaccordo con il resto del centrodestra, che invece spinge per le elezioni anticipate, ha risposto: «E' lecito avere un’autonomia di pensiero, pur rimanendo alleati. Non è che non siamo d’accordo, abbiamo una posizione nostra, per noi non è la prima scelta. E comunque per noi le elezioni non si chiedono, è una decisione che spetta al presidente della Repubblica». Infine sull'eventualità che possa rientrare tra i senatori "costruttori", a parte una battuta ("Io ho buoni rapporti con l’Ance», l’associazione dei costruttori, ndr), Quagliariello ha scandito: «Non voterò mai il Conte 2». E il Conte ter? «Il governo ora è questo, se cade questo, noi abbiamo una nostra proposta. Se verrà presa in considerazione, valuteremo».

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