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La grande rottura nel M5S. Grillo contro Conte: “Non ha né visione politica né capacità relazionali”

Pesante l'accusa del pentestellato: Non possiamo lasciare che un movimento nato per diffondere la democrazia diretta e partecipata si trasformi in un partito unipersonale governato da uno statuto seicentesco

La rottura era nell'aria ma la cassa di risonanza dei social, oggi, ha fatto avvertire distintamente anche il rumore. «Non possiamo lasciare che un movimento nato per diffondere la democrazia diretta e partecipata si trasformi in un partito unipersonale governato da uno statuto seicentesco. Vanno affrontate le cause per risolvere l’effetto ossia i problemi politici (idee, progetti, visione) e i problemi organizzativi (merito, competenza, valori e rimanere movimento decentralizzato, ma efficiente). E Conte, mi dispiace, non potrà risolverli perché non ha né visione politica, né capacità manageriali. Non ha esperienza di organizzazioni, né capacità di innovazione. Giuseppe Conte può creare l’illusione collettiva (e momentanea) di aver risolto il problema elettorale, ma non è il consenso elettorale il nostro vero problema. Il consenso è solo l’effetto delle vere cause, l'immagine che si proietta sullo specchio. Conte non ha né visione politica, né capacità manageriali». Lo scrive sul blog Beppe Grillo, che precisa: Chiederò al Comitato direttivo» di indicare «qualcosa di concreto, indicando obiettivi, risorse, tempi, modalità di partecipazione vera e, soprattutto, concordando una visione a lungo termine, al 2050. Questo aspettano cittadini, iscritti ed elettori. Una visione chiara di dove vogliamo andare e in che modo. Il perché, il cosa e il come. È sempre stata la nostra forza: consentire a tutti di sapere quale sarà il viaggio e accogliere chi è pronto per una lunga marcia. In alto i cuori!».

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