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Elezioni comunali: il centrosinistra trionfa a Roma e Torino, Trieste al centrodestra

Un trionfo. E' quello del centrosinistra che dopo aver dominato il primo turno fa incetta di sindaci anche al ballottaggio. Il centrosinistra vincere nei principali comuni e così dopo aver trionfato a Milano, bologna e Napoli al primo turno (riconfermati Beppe Sala e Matteo Lepore, Gaetano Manfredi eletto nel capoluogo campano) si impone anche anche a Roma e Torino, governate fino a ieri dai Cinquestelle e oggi passate al Pd. Nella Capitale, Roberto Gualtieri è al 60,08% e batte nettamente Enrico Michetti, che non va oltre il 40%; a Torino la fascia tricolore la indosserà Stefano Lo Russo, che al ballottaggio ha messo insieme il 59,21% contro il 40,7% di Paolo Damilano. Gualtieri ha rotto gli indugi a scrutinio ancora in corso, ringraziando pubblicamente i romani: «Sono grato della fiducia che mi è stata accordata, metterò tutto il mio impegno per onorarla». Lo Russo ha invece dedicato la sua vittoria a don Aldo Rabino annunciando per lunedì la nascita della nuova giunta.

Tra le città capoluogo di Regione, al centrodestra va solo Trieste. Il sindaco uscente Roberto Dipiazza è stato rieletto con il 51,29% dei consensi. Per Dipiazza, che ha battuto Francesco Russo (48,71%), è la quarta elezione (era già stato primo cittadino fra il 2001 e il 2011). Al voto anche alcuni capoluoghi come Varese: Galimberti ha fatto il bis, staccando Matteo Luigi Bianchi di più di sei punti: 53,18% contro 46,82%. Caso analogo a Latina, città storicamente conservatrice, dove cinque anni fa Damiano Coletta aveva fermato la sequenza di sindaci espressi dalla destra (dall’Msi a FdI, passando per An) e che a questo giro è avviato alla riconferma con il 54,55% (quando mancano solo 6 sezioni). A Savona si registra un cambio della guardia in Comune: il candidato del centrosinistra Marco Russo è diventato sindaco con il 62,25% dei voti. Al Nazareno si festeggia poi per Cosenza, dove Franz Caruso è stato eletto con il 57,59%, e per Isernia, dove Pietro Castrataro è al 59,4%, nettamente avanti rispetto a Gabriele Melogli (40,6%). Caserta è al centrosinistra con Carlo Marino che batte  Gianpiero Zinzi. A Benevento si va invece verso la conferma di Clemente Mastella, candidato di una coalizione centrista, al 53,13% contro il 46,87% del candidato del centrosinistra Luigi Diego Perifano.

Affluenza a seggi chiusi

Alla chiusura dei seggi è del 43,94% l'affluenza alle urne rilevata per il turno di ballottaggio nei 63 Comuni centri chiamati al voto (il dato diffuso dal Viminale non tiene conto delle comunali in corso in Friuli Venezia Giulia). Al primo turno alla chiusura dei seggi aveva votato il 52,67%. Dunque ha votato molto meno della metà degli elettori, con un calo di circa 9 punti percentuali rispetto all’affluenza, pur bassa, di due settimane fa.

Letta ha seguito lo spoglio dal Nazareno

"In attesa e trepidazione". Così il segretario dem, Enrico Letta, ha seguito lo spoglio dei ballottaggi nella sede del Pd al Nazareno. Presenti anche il vice segretario Peppe Provenzano e il coordinatore dei sindaci, Matteo Ricci. Il Pd ha preparato una festa in piazza Santi Apostoli il candidato sindaco di Roma, Roberto Gualtieri che ha sconfitto Enrico Michetti. L’ex ministro dell’Economia, dopo le prime proiezioni dei dati reali, rilascerà qualche dichiarazione al comitato elettorale, poi si sposterà al quartier generale del Pd.

Roma: Gualtieri è sindaco vittoria

«Grazie ai romani per questo risultato così significativo, di cui sono onorato. Ci metterò tutto il mio impegno. Sarò il sindaco di tutti, delle romane, dei romani e di tutta la città. Inizia un lavoro straordinario per rilanciare Roma e per farla crescere, per farla diventare più inclusiva e per farla funzionare. Tutti i municipi saranno motore fondamentale per noi, vogliamo una città dei quartieri. Voglio rivolgermi a tutte le forze sociali, economiche, produttive: è il tempo di realizzare un grande patto per lo sviluppo e occupazione. Chiedo a tutte le forze di questa città, a tutti di partecipare per una grande stagione di rilancio». Sono state queste le prime parole di Roberto Gualtieri, candidato a sindaco del centrosinistra e ormai certo sindaco di Roma, nella sede del suo comitato elettorale.

«Bravo Roberto Gualtieri, sarai un grande Sindaco! Bravi tutti, ora Roma». Così il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti su Fb.

 

Torino: Lo Russo già in festa

Al ballottaggio a Torino l'affluenza è stata del 42,13%, nuovo minino storico che ritocca il 48,08% del primo turno. Sono andati alle urne 290.581 elettori su 689.684 aventi diritto. L’affluenza più alta nella circoscrizione 1 (Centro-Crocetta), 46,49%, la più bassa nella circoscrizione 6 (Barriera di Milano-Falchera-Regio parco), alla periferia nord della città, 35,66%. In base alla prima Proiezione del consorzio Opinio Italia per la Rai, al ballottaggio delle comunali a Torino Stefano Lo Russo (centrosinistra) era in testa con il 59,2%, Paolo Damilano (centrodestra) al 40,8%.

Ma è stata già festa al comitato elettorale di Stefano Lo Russo. Dopo appena 260 sezioni scrutinate, su 919, è scattato l’applauso dei militanti del centrosinistra presenti negli uffici di piazza Delpiano. L’arrivo di Lo Russo è atteso da militanti e sostenitori e dai vertici locali del centrosinistra.

«Non nego emozione. Questa vittoria la dedico a una persona che per me è stato un maestro, un padre, una guida, don Aldo Rabino». Sono state le prime parole di Stefano Lo Russo, che al suo comitato elettorale commenta l'esito dello spoglio del ballottaggio. Salesiano, storico cappellano del Torino, è stato il sacerdote, morto nel 2015, ad avviare Lo Russo al volontariato e alla politica.

«Torino non ha avuto voglia di lottare per il cambiamento": così il candidato sindaco del centrodestra Paolo Damilano, che ha perso il ballottaggio contro il Dem Stefano Lo Russo. «La vera sconfitta - ha affermato Damilano - è la politica, è il fatto che si sia una città che non ha voluto lottare. Nelle periferie c'è grande disillusione, e la pandemia ha accentuato ancora di più le problematiche, troppo spesso ci sono state promesse non mantenute».

Savona torna al Centrosinistra

Savona torna al centrosinistra dopo cinque anni di governo del centrodestra. Dopo lo scrutinio di 51 sezioni su 61 il candidato Marco Russo ha il 62,20% dei voti contro il 37,80 di Angelo Schirru. Russo è stato sostenuto da lista Articolo Uno-Partito Democratico, Patto per Savona, Riformiamo Savona e Sinistra per Savona. Su Schirru puntava il presidente della Regione Giovanni Toti con la lista Toti per Savona, con Lega Salvini Liguria, Fratelli d’Italia, Lista civica Schirru, Andare Oltre, Forza Italia e Unione di Centro.

Varese conferma Galimberti e il Centrosinistra

Quando mancano solo una decina di sezioni, il centrosinistra coi 5 stelle è in testa al ballottaggio per l’elezione del sindaco di Varese. Il primo cittadino uscente Davide Galimberti ha raggiunto il 53,78% delle preferenze, rispetto al 46,22% dell’avversario, il leghista Matteo Bianchi, che gli ha telefonato per complimentarsi. Accolto da un lungo applauso, Bianchi è appena arrivato alla storica sede varesina del Carroccio di piazza del Podestà, spronando i suoi sostenitori e dicendo loro: «La partita è chiusa, ma non è un funerale, c'è chi vince e c'è chi perde, l'importante è essere a posto con la propria coscienza».

 A Benevento Mastella fa il bis

A Benevento è confermato il trend a favore del sindaco uscente Clemente Mastella che distanzia il candidato del centrosinistra Luigi Diego Perifano di oltre 4 punti quando mancano ancora 13 sezioni su 72 da scrutinare. Mastella, a capo di dieci liste civiche, è accreditato del 52% delle preferenze. Mentre il suo avversario di centrosinistra, Luigi Diego Perifano, si ferma al 47,9% dei suffragi. Si festeggia già al Comitato elettorale di Mastella. In base ai dati pervenuti al Comitato dai rappresentanti di lista, l’ex guardasigilli si riconferma primo cittadino di Benevento.

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