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Elezioni, il centrodestra verso la chiusura delle liste tra rinunce e novità. Le scelte della Lega

Giochi quasi fatti, in casa centrodestra, per la definizione delle liste nei collegi uninominali e nei listini proporzionali. Come è noto, la finestra prevista dalla legge per la presentazione ufficiale delle candidature è fissata dalle 8 di domenica 21 alle 20 del giorno successivo e la giornata di domani sarà consacrata alle ultime limature e al nulla osta definitivo da parte dei leader, prima della consegna nelle corti d’appello. Anche oggi la sede di Fratelli d’Italia in via della Scrofa ha ospitato una riunione definita tecnica (dopo quella di ieri pomeriggio) degli esponenti dei partiti del centrodestra, per sistemare definitivamente la questione dei candidati nei collegi uninominali. Su questo fronte, oggi c'è da registrare la rinuncia alla candidatura da parte dell’esponente di Italia al Centro Marco Marin, che era stato assegnato al collegio uninominale della Campania, nel contesto degli accordi di coalizione.

La scelta di Marin fa seguito a quella analoga, comunicata ieri, di Gaetano Quagliariello, facente parte della stessa forza politica, ed è stata comunicata al leader di partito Giovanni Toti: «Non ho mai fatto politica - ha dichiarato Marin - pensando alla poltrona, il mio impegno continua». La Lega, dal canto suo, ha reso note le proprie candidature per i collegi uninominali alla Camera, dove ha deciso di concentrare i propri 'big' parlamentari e di governo. Dopo che Salvini, intercettato in via Bellerio ha detto che sta andando «tutto alla grande», il Carroccio ha fatto sapere che il ministro uscente Giancarlo Giorgetti sarà candidato in Lombardia, il capogruppo Riccardo Molinari in Piemonte. All’uninominale per Montecitorio saranno candidati anche i sottosegretari uscenti Federico Freni, Nicola Molteni, Vannia Gava, Tiziana Nisini e Rossano Sasso. I vicesegretari Andrea Crippa e Lorenzo Fontana saranno candidati rispettivamente in Lombardia e in Veneto, mentre la new entry Simonetta Matone, già candidata dal Carroccio a vicesindaco della Capitale, sarà candidata nel Lazio. Tra gli altri candidati all’uninominale, per la Camera in Lombardia ci sono Laura Ravetto, in Liguria Edoardo Rixi, in Veneto Massimo Bitonci e in Abruzzo Alberto Bagnai. Per quanto riguarda il Senato, in Lombardia ci sono, tra gli altri, il capogruppo al Senato Massimiliano Romeo e Gian Marco Centinaio, nel Lazio Giulia Bongiorno e Claudio Durigon.

Rush finale anche per Fratelli d’Italia, i cui incaricati alla compilazione delle liste hanno avuto una lunga riunione che ha preceduto quella con gli omologhi degli altri partiti della coalizione. Il lavoro sui listini del proporzionale è praticamente compiuto e verrà sottoposto domani all’attenzione di Giorgia Meloni per la definitiva approvazione o per eventuali modifiche. Trattandosi dell’unico partito che avrà più seggi di quelli ottenuti nel 2018, il principio che sta informando la compilazione delle liste di Fdi è quello della conferma di tutti gli uscenti, con l’aggiunta di personalità di rilievo. Tra questi, l’ex pm Carlo Nordio (che Meloni inserì anche nella rosa dei desiderabili per il Colle) e papabile Guardasigilli ha confermato la candidatura, mentre per gli altri tra i più gettonati si fanno i nomi dell’ex ministro Giulio Tremonti, dell’ambasciatore Giulio Terzi e dell’ex presidente del Senato Marcello Pera. Qualche problema in più per Forza Italia, che dovrà fare i conti con la diminuzione dei seggi a disposizione, anche se il tempo stringe e la quadra deve necessariamente essere trovata. Tra le indiscrezioni di giornata, quella della candidatura della sottosegretaria allo Sport Valentina Vezzali (che ha da poco aderito al partito di Silvio Berlusconi) come capolista nelle "sue" Marche.

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