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Due settimane alle elezioni. Meloni richiama alla coesione, Salvini “pompiere”. E Letta...

Due settimane al voto. Due settimane ancora di campagna elettorale per convincere gli elettori, per portare ai seggi gli indecisi. Il 25 settembre si avvicina e sono giorni intensi di campagna elettorale per le forze politiche in campo. Una campagna elettorale contrassegnata dal tema di stringente attualità, il caro energia che rischia di mettere in ginocchio definitivamente famiglie e imprese già provate dagli anni della pandemia e dai folli rincari degli ultimi mesi.

E' in questo quadro economico e geo-politico, con la guerra sullo sfondo, che si gioca questa campagna elettorale così anomala con un risultato che sembra già scritto con la Meloni avviata (stando almeno ai sondaggi) ad essere il primo partito e, qualora, il centrodestra abbia i numeri, designata da Mattarella a formare il nuovo governo.

Meloni: "Ci aspettano mesi complicati, serve un governo coeso"

"L’Italia sta vivendo un periodo difficile e ci aspettano mesi complicati. Ma per affrontarli - ha detto la Meloni in un'intervista ad Avvenire - serve un governo coeso, sostenuto da un forte mandato popolare e che abbia un programma chiaro e una visione del mondo definita. E questo può essere garantito solo da Fratelli d’Italia e da una coalizione, quella di centrodestra, composta da partiti che stanno insieme per convinzione e perché hanno idee compatibili, non perché hanno come unico obiettivo quello di impedire all’avversario di governare. Quando il mare è in tempesta serve un comandante che sappia dove andare, sia in grado di tenere la barra dritta e che abbia un equipaggio che remi nella stessa direzione. L’esatto contrario di quello che abbiamo visto in questi anni con i governi a trazione Pd".

Letta: "Sforzo enorme per parlare al 42% di indecisi"

«I sondaggi non ci sono più. C'è un unico dato che è comune a tutti i sondaggi: il 42 per cento degli italiani è indeciso. Il 42 per cento degli italiani non sa a chi votare. Noi siamo in questa campagna elettorale negli ultimi 12 giorni e noi faremo uno sforzo enorme per parlare con questo 42 per cento di indecisi». Lo ha dichiarato a Taranto Enrico Letta, segretario nazionale Pd. «La Puglia è una regione dove i sondaggi dicono che i collegi uninominali sono contendibili e sono qui anche per dare la spinta ai nostri candidati perchè sui collegi uninominali della Puglia si giocherà una buona parte della partita», ha aggiunto Letta. «Noi - ha proseguito - ripartiamo dal Mezzogiorno con la Carta di Taranto. Per noi vuol dire l’impegno per il Sud, per il suo rilancio e nella Carta di Taranto abbiamo messo tutto il nostro impegno per il Pnrr. E’ la chiave di tutto. Col Mezzogiorno che riparte, riparte l’Italia intera. Siamo contro questa idea che sta passando, cioè che il Mezzogiorno vada abbandonato a se stesso. La Lega ha difatto ripreso l’idea originaria», ha sostenuto il segretario dem.

Salvini fa... il pompiere

«I sondaggi dicono che abbiamo già vinto, perché di là sono divisi, ma non abbiamo già vinto niente, bisogna andare via per via a cercare voto per voto». Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini durante un comizio a Genova.

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