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Letta a Berlino: "Logica incendiaria da chi ha vinto elezioni". Meloni lo attacca: "Parole gravissime"

"Sono gravissime le parole pronunciate dal segretario del Partito democratico Enrico Letta a margine del congresso dei Socialisti europei a Berlino. Affermare all'estero che l'elezione dei presidenti dei due rami del Parlamento italiano sia motivata da una sedicente 'logica perversa' e 'incendiaria' e che la scelta dei parlamentari italiani confermi 'le peggiori preoccupazioni in giro per l'Europa' è scandaloso e rappresenta un danno per l'Italia, le sue più alte istituzioni e la sua credibilità internazionale.

Letta si scusi immediatamente". Così la leader di FdI Giorgia Meloni in una nota.

"L'inizio di questa legislatura è il peggiore che potesse esserci. La legislatura comincia con una logica incendiaria da parte di chi ha vinto le elezioni. Chi ha vinto, invece di riappacificare il paese, lo sta dividendo. Ma chi semina vento non può che raccogliere tempesta. Invito a considerare che questo metodo è davvero sbagliato. Si rompe ogni possibilità anche di un rapporto fra maggioranza e opposizione, che è un rapporto nell'interesse del paese". Lo ha detto il leader del Pd, Enrico Letta, a Berlino, a margine del congresso dei socialisti europei. "Sono scelte che fanno slittare ancora più a destra la maggioranza".

"La scelta che hanno fatto è quella peggiore per dare all'esterno messaggi rassicuranti. Danno un messaggio che conferma le peggiori preoccupazioni in giro per l'Europa. Io mi chiedo quale sia la logica perversa che c'è dietro queste nomine, che va contro l'interesse del paese. Noi non faremo sconti di alcun tipo", ha aggiunto Letta.

"Non mi sembra una maggioranza in grado di dare un governo solido al Paese. Sono solo in grado di dare al paese una guerra interna, un conflitto permanente", ha affermato il leader del Pd. "Questo è l'opposto di quello di cui ha bisogno il Paese in questo momento. Siamo vicini a una recessione, c'è una guerra fra Russia e Ucraina, una crisi energetica. Abbiamo bisogno di un governo che governi, non di un esecutivo che passi il tempo a litigare", ha affermato.

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