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Giorgia Meloni al G20: "Il missile in Polonia? La responsabilità è comunque russa"

"C'era la questione complessa dell'aggressione della Russia all'Ucraina. Non si poteva fingere di non vedere quello che sta accadendo con l'aggressione russa",  ha detto la premier Giorgia Meloni nel corso della conferenza stampa al termine del G20.

Se il missile che ha colpito la Polonia - ha aggiunto la Meloni - era ucraino e non russo, «cambia molto poco, la responsabilità per quanto ci riguarda è tutta russa».

"La situazione era molto complessa, il G20 c'erano gli ingredienti perché si traducesse in un fallimento ma è è stato un successo. La questione più complessa era la gestione dell'aggressione russa all'Ucraina". Un "successo" è rappresentato dal "negoziato sul grano, un punto che io stessa ho sottolineato e che ha raccolto il sostegno di tutti i leader, Russia compresa", ha detto la premier.

"Confesso non sono riuscita a organizzare tutti i bilaterali chiesti con l'Italia, credo però che un elemento dirimente sia l'idea di un governo solido, stabile che dà una proiezione di lungo periodo e che rende più facile immaginare l'Italia come fondamentale per le relazioni", ha aggiunto. "L'Italia è stata protagonista del G20, intorno a noi c'è stata molta attenzione e curiosità, sicuramente anche dal fatto che l'Italia fosse l'unica nazione con un capo di governo donna, ce ne erano 4 su 41 partecipanti totali. Sul tema della parità - ha aggiunto - il nostro paese era un fanalino di coda ora siamo all'avanguardia, ed è un è elemento che fa piacere".

"Questo summit è stato anche un'occasione per combattere la narrazione 'Occidente contro resto del mondo'. È la ragione per cui l'Italia si è molto concentrata sui confronti bilaterali con nazioni con le quali c'è minore capacità di incontrarsi". Meloni ha sottolineato l'importanza degli incontri bilaterali "non solo con i Paesi del G7, più abituati a vedersi, ma sicuramente anche con altri attori molto importanti, Paesi emergenti e resto del mondo". "C'è stato ieri un lungo e molto cordiale colloquio con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden - ha aggiunto Meloni -, ci siamo ripromessi di rivederci molto presto".

Il premier indiano Modi: "Approfondire la cooperazione bilaterale in vari settori"

"Eccellente incontro con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Abbiamo scambiato opinioni su come India e Italia possano lavorare a stretto contatto in settori come l'energia, la difesa, la cultura e gli incentivi al cambiamento climatico": così su Twitter in italiano il premier indiano Narendra Modi dopo il bilaterale avuto con la premier italiana a margine del G20 di Bali, in Indonesia. Il premier indiano e Giorgia Meloni hanno discusso, si legge sull'account twitter di Modi, "dell'approfondimento della cooperazione bilaterale in vari settori, tra cui il commercio e gli investimenti, e dei legami fra i nostri popoli".

Al centro dei colloqui, riferisce Palazzo Chigi, il rafforzamento dei rapporti per sfruttare al meglio il potenziale di entrambi. I due capi di governo hanno avuto uno scambio di vedute sulla stabilità dell'Indo-Pacifico, sulla guerra di aggressione russa all'Ucraina e sulle sue ripercussioni, in particolare sul fronte della sicurezza alimentare ed energetica. Meloni ha assicurato a Modi piena collaborazione nel contesto della Presidenza di turno indiana del G20,alla luce dell'entità delle sfide comuni. Meloni ha avuto un bilaterale anche con il Primo Ministro canadese, Justin Trudeau, a margine dei lavori del G20 di Bali. Lo scambio, spiega una nota di Palazzo Chigi, si è concentrato sugli ultimi avvenimenti in Polonia collegati all'aggressione russa all'Ucraina, sulle relazioni transatlantiche e sulla stretta collaborazione in ambito NATO, G7 e G20. È stato confermato il comune sostegno all'Ucraina, e l'impegno sulla transizione climatica, per la ripresa economica, e per il rafforzamento del ruolo delle donne nella società. La presidente del Consiglio si è soffermata sull'importanza delle relazioni commerciali con il Canada, che si sviluppano nel quadro dell'accordo di partenariato strategico.

L'incontro con Xi

«Il G20 poteva essere un fallimento e invece è stato un successo». Il vertice dei grandi del mondo riuniti a Bali si chiude ufficialmente e Giorgia Meloni concede ai giornalisti una breve conferenza stampa per tirare le somme della due giorni di una 'missione diplomatica' fatta di incontri, bilaterali e contatti. La premier rivendica il ruolo «da protagonista» svolto dall’Italia ("ho dovuto rinunciare a molte richieste di bilaterali», dice), riferisce della curiosità dei leader per l’unico governo guidato da una donna, e aggiunge di avere percepito la volontà dei partner del G20 di lavorare con un esecutivo che «viene considerato solido e di lungo respiro».
La seconda e ultima giornata di summit si apre con le notizie drammatiche che arrivano dall’Europa e la convocazione d’urgenza da parte di Joe Biden di un G7 a margine dei lavori del vertice indonesiano. La tensione in mattinata è altissima, poi nel corso delle ore la situazione si rasserena quando diventa più chiaro che il bombardamento di Mosca non è un attacco deliberato della Russia a un Paese Nato. Ma per Meloni la «sostanza non cambia": «l'ipotesi che sulla Polonia sia caduto forse un missile non russo ma un missile dell’antiaerea ucraina, dal nostro punto di vista, cambia di molto poco la sostanza - dice - la Russia sta sistematicamente distruggendo le infrastrutture civili ucraine in violazione di tutte le norme del diritto internazionale. Il fatto che i bombardamenti al confine da parte russa possano colpire il territorio polacco è un rischio che i russi conoscono bene, che hanno evidentemente reputato di voler correre. Quindi, la responsabilità di quanto accaduto è tutta russa», aggiunge.
L’aggressione russa all’Ucraina condiziona pesantemente l’agenda del vertice, ma Meloni insiste anche su altri aspetti emersi al summit di Bali: per esempio sulla necessità di rafforzare i legami con i paesi dell’Asia «che nel prossimo decennio rappresenterà il 30% del Pil mondiale e il 60% del mercato. E’ importante dialogare con queste realtà e avere una presenza proattiva italiana, e anche europea». Meloni conferma di non avere parlato con Emmanuel Macron della questione migranti che ha diviso Italia e Francia nelle scorse settimane, ma conferma di avere avuto un colloquio con il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, e ripete che dal punto di vista dell’Italia le regole che governano la gestione dei flussi migratori in Europa vanno cambiate.
Poi fa un resoconto anche del faccia a faccia con il presidente turco Erdogan: Italia e Turchia sono storicamente i due principali attori del Mediterraneo ed è importante che si parlino su temi come crisi energetica e migratoria». Infine torna sul bilaterale di ieri con il presidente Usa, annuncia che ci sarà un nuovo incontro «presto» e riferisce della disponibilità dell’amministrazione Biden ad aumentare le forniture di gas all’Europa e a lavorare sul contenimento dei costi dll'energia.
Molto più delicato invece il bilaterale con il presidente cinese Xi Jinping, ultimo appuntamento della 'missione diplomatica' di Meloni: durante il faccia a faccia, «improntato alla cordialità» secondo Palazzo Chigi, la premier «ha espresso l’interesse del Governo italiano a promuovere gli interessi economici reciproci, anche nell’ottica di un aumento delle esportazioni italiane in Cina» e ha «rilevato l’importanza che riprendano tutti i canali di dialogo, incluso quello in materia di diritti umani». Meloni e Xi «hanno dedicato particolare attenzione alla guerra in Ucraina e alle sue conseguenze» e «hanno convenuto che occorre promuovere ogni iniziativa diplomatica per porre fine al conflitto ed evitare un’escalation». Il faccia a faccia si chiude con l’invito di Xi a Meloni a recarsi in visita in Cina. Invito che la premier «ha accettato».

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