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Manovra di Bilancio, Salvini: ci sarà riattivazione società Ponte Stretto

Matteo Salvini

«In questa manovra bilancio ci sarà la riattivazione della società che dovrà portare a termine il ponte sullo Stretto di Messina». Lo ha annunciato il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. «C'è un’altra opera che ha i suoi albori nel '69 e potrà essere simbolo del genio e dell’ingegneria italiana e in manovra di bilancio ci sarà la sua riattivazione» ha proseguito intervenendo alla consegna della MSC Seaescape di Fincantieri a Monfalcone. Occorreranno competenze: «Se ci sarà bisogno chiederemo una mano anche all’ingegneria di Fincantieri», ha proseguito Salvini per il quale «dopo 50 anni di chiacchiere portare la prima pietra del ponte che unisce una volta per tutte Sicilia, Calabria, Italia ed Europa è uno degli obiettivi che mi sono prefissato».

Salvini è anche intervenuto sul tema al webinar sul Ponte sullo Stretto all’Università degli Studi di Messina. Oltre a ribadire la riattivazione della società, il ministro, quanto al progetto, ha evidenziato che «tecnicamente non sarà semplice, va rivisto il piano economico-finanziario e va aggiornato». Salvini ha poi spiegato che «non è un’infrastruttura siciliana o calabrese ma può e deve essere gioiello a livello planetario. Penso che riportare il collegamento stabile tra Sicilia e Calabria tra i dossier del governo aiuti anche la ripresa e l’accelerazione del finanziamento di tutti i lavori che devono essere ultimati perché il Ponte abbia un senso».

L'intervento di Giusi Princi

“È oltre 15 anni che si parla del Ponte sullo Stretto, ma non ci sono mai state le congiunture ideali per trasformalo da idea a fatto. Ora invece abbiamo il sì dell’Europa, un Governo nazionale che spinge e due Presidenti di Regione che stanno facendo squadra. È superfluo che lo dica, ma voglio ribadirlo: quest’opera rappresenta per noi sviluppo, ricchezza e lavoro”. A dirlo è la Vicepresidente della Giunta regionale della Calabria, Giusi Princi, in collegamento video con il webinar “Ponte sullo Stretto, si riparte!” organizzato dal Comitato “Ponte Subito” e ospitato dall’Università degli Studi di Messina, nell’ambito dei corsi di Economics of Financial Markets e Politica Economica e Finanza Internazionale del prof. Bruno S. Sergi, del Dipartimento di Economia dell’ateneo siciliano. Tema dell’incontro, coordinato dal giornalista Peppe Caridi, è stato l’iter progettuale del Ponte sullo Stretto e il ruolo delle infrastrutture per la competitività del Sud. Tanti gli illustri interventi: oltre al vicepremier e Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, hanno partecipato i Presidenti delle regioni Calabria e Sicilia, Roberto Occhiuto e Renato Schifani, il Sottosegretario ai rapporti con il Parlamento Matilde Siracusano, il Prof. Enzo Siviero, rettore dell’Università eCampus, passando per numerosi docenti e professionisti del settore.

“Non potevo non essere presente, seppur solo in video, ad un meeting di tale valenza tecnica, politica e amministrativa; ci tenevo a rappresentarvi la mia condivisione rispetto al progetto. E ritengo che calabresi e siciliani debbano essere felici di questa importante convergenza che si è determinata dopo tanti anni di dispute” ha aggiunto Giusi Princi, che poi vira sulle altre infrastrutture: “...ovviamente sappiamo bene che entrambe le regioni necessitano di tanti, fondamentali interventi nei collegamenti. Al di là del fatto che l’ Area integrata dello Stretto sia fortemente chiamata ad una governance unitaria in termini di trasporto . Per quanto riguarda la regione che rappresento, penso soprattutto alla SS106 Jonica e all’Aeroporto di Reggio. Ed infatti, non riteniamo che l’avanzamento concreto del progetto Ponte escluda interventi sulle altre opere”, chiarisce il Vicepresidente, che tra le sue deleghe ha anche quella alla Città metropolitana di Reggio Calabria. “ La stretta e sinergica collaborazione con la regione Sicilia non farà altro che aiutarci, reciprocamente, a rivestire un ruolo ancor più determinante nell’agenda del nuovo Governo nazionale. Il concetto di fondo è che non vogliamo avere un’Italia a doppia velocità Nord/Sud. E in tal senso, il ruolo delle infrastrutture è decisivo. Ecco perché – conclude Princi - il Ponte sullo Stretto, insieme alle altre opere, sarà la chiave di volta, un volano di crescita economico-sociale a livello europeo.”

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