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Non c'è intesa sui migranti: l'Italia blocca il patto Ue. Piantedosi torna in Italia e incontra a Palermo i ministri di Libia e Tunisia

Si allungano i tempi sull'intesa in Ue sul regolamento delle crisi inserito nel Patto sulla migrazione e l'asilo. Secondo diverse fonti europee, l'ok atteso alla riunione dei Rappresentanti Permanenti rischia di slittare dopo che l'Italia ha chiesto tempo per valutare il nuovo compromesso proposto dalla presidenza spagnola per andare incontro alle richieste della Germania, in particolare sulle tutele per i migranti e sull'esclusione dei salvataggi delle Ong dalle situazioni di strumentalizzazione della migrazione che, stando alla normativa, attiverebbero l'emergenza flussi. La frenata potrebbe far slittare l'intesa attesa per oggi.

Sulla proposta tedesca di compromesso sul Patto Ue sui migranti, "il ministro dell'Interno sta valutando. L'Italia non ha detto no, abbiamo chiesto tempo per esaminarla come lo hanno chiesto tutti. Ricordo che la proposta è arrivata questa mattina, non un mese fa. Il tempo è quello normale di una valutazione più approfondita dal punto di vista giuridico, sentendo anche l'opinione degli altri componenti del governo". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani rispondendo ad una domanda sulla proposta di Berlino per il patto sui migranti, riguardante soprattutto una clausola sull'aiuto umanitario. Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha lasciato il Consiglio Affari Interni Ue ed è tornato in Italia dove oggi avrà
due incontri bilaterali con i ministri dell’Interno di Libia e Tunisia
. La riunione dei ministri dell'Interno è proseguita concentrandosi sul dossier del contrasto al traffico di droga. Presenti anche i rappresentanti di 14 Paesi sudamericani.

"Sono stati fatti progressi e sono ottimista sul fatto che oggi si possa trovare un'intesa sull'ultima tranche del Patto sulla migrazione. Dopo potremo cominciare i triloghi. Come per altri capitoli del Patto all'inizio ci sono state tensioni ma alla fine siamo riusciti a gestire" un accordo. Lo ha detto la commissaria agli Affari Interni Ylva Johansson, parlando ai cronisti prima del Consiglio Affari Interni.

"Nell'adottare proposte che sono fondamentali per il Patto sull'immigrazione e l'asilo, esorto ora con forza gli Stati membri a trovare un accordo sulla regolamentazione della crisi nella riunione odierna dei ministri degli Interni. Ora dobbiamo finire il lavoro. Dobbiamo garantire la corretta attuazione del Patto". Così la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen al vertice Ppe a Spalato.

"Sul regolamento sulla gestione delle crisi" all'interno del Patto per l'asilo e la migrazione "stiamo negoziando la questione degli standard individuali, sono fiduciosa che alla fine otterremo un buon risultato". Lo ha detto la ministra degli Interni tedesca, Nancy Faeser, arrivando al Consiglio Affari Interni a Bruxelles.

Sulla gestione delle crisi migratorie serve una "soluzione migliore" in Ue, "dobbiamo avere norme chiare alle frontiere esterne in modo da evitare immagini come quelle di Lampedusa". Lo ha detto il ministro degli Interni austriaco, Gerhard Karner, arrivando Consiglio Ue Affari interni a Bruxelles. "Abbiamo visto le immagini di Lampedusa e quanto è grande la pressione migratoria sull'Europa. Dobbiamo lavorare duro e intensamente sul nostro Patto sulla migrazione, compiere ulteriori passi e dargli vita, questo è ciò con cui ci battiamo oggi", ha evidenziato Karner, chiedendo di "rendere i confini esterni dell'Ue più sicuri".

La riunione, oltre al dossier migranti e al Memorandum sulla Tunisia, vedrà sul tavolo il tema della protezione temporanea per gli ucraini e quello della lotta al traffico di droga dal Sudamerica.

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