Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Schlein caldeggia il cambiamento: “Sbarriamo la strada alle destre, l'alternativa c'è. Lo vedremo anche nelle elezioni di giugno”

Sbarrare la strada alle destre ricomponendo l’unità delle forze europeiste. Un obiettivo a portata di mano, per Elly Schlein che oggi ha arringato il congresso del Pse a Roma. I socialisti europei hanno incoronato Nicolas Schmit come proprio candidato alla presidenza della Commissione Ue. Una investitura che dice molto della postura che il partito vuole assumere alle elezioni di giugno. Schmit, da commissario al lavoro, è stato colui che più di altri si è impegnato nella difesa dei posti e dei salari. Dunque, un partito del lavoro di qualità, come lo stesso Schmit ha detto intervenendo dal palco, un partito che si muova nel solco della lotta all’emergenza climatica tracciato da Frans Timmermans nella sua esperienza da commissario al Clima, con la presidenza Juncker. Per fare tutto questo, però, è necessario «fare da argine all’onda della destra» che rischia di travolgere l’Europa, «riportando indietro le lancette dell’orologio» a quell'Europa dell’austerità che i socialisti vogliono lasciarsi definitivamente alle spalle. Schlein punta gran parte del suo intervento su queste parole d’ordine, fino ad arrivare all’appello rivolto «agli amici del Ppe: non aprite le porte all’Ecr», il partito dei conservatori guidato da Giorgia Meloni. «Davvero volete aprire le porte all’Ecr rinnegando i vostri valori?», domanda la segretaria Pd: «Meloni e Salvini hanno portato in Italia gli amici di Putin, gli estremisti e i nazionalisti, questi sono i loro alleati. Noi portiamo in Italia gli amici dell’Unione Europea e degli interessi europei», aggiunge. «Lavoriamo insieme per riaffermare i nostri valori, non lasciamo l’internazionalismo ai nazionalisti». L’obiettivo è quello di una polarizzazione della campagna per le europee fra europeisti e non, fra le forze che hanno sostenuto il percorso di integrazione e quelle che lo hanno osteggiato in passato, fino a invocare l’uscita dei rispettivi Paesi dal perimetro Ue. Schlein e i leader europei arrivano alla Nuvola dell’Eur galvanizzati dalla vittoria alle regionali sarde. In tutti gli interventi trovano posto i ringraziamenti «al Pd e ad Elly» per una vittoria che «dimostra che la destra si può battere», come sottolineano il segretario generale del Pse, Giacomo Filibeck, e il presidente Stefan Lofven. Il prossimo obiettivo, in ordine di tempo, è ora l’Abruzzo, dove schlein si recherà il 6 e il 7 marzo con Pierluigi Bersani, Stessa formazione di quella vista a Carbonia, in Sardegna. Come dire: squadra che vince non si cambia. La squadra a sostegno del candidato progressista Luciano D’Amico, tuttavia, è molto più ampia.

«Vediamo una finestra di cambiamento che inizia ad aprirsi nel Paese, vediamo che l’alternativa esiste. Il cambiamento è possibile, lo abbiamo già dimostrato e insieme lo dimostreremo in Europa a giugno. Sarà un campagna elettorale cruciale per il destino del nostro continente», ha concluso Schlein.

Caricamento commenti

Commenta la notizia