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Delirio di Vannacci sugli studenti con disabilità: “Affidiamoli agli specialisti, le classi separate aiuterebbero i migliori”

Alle frasi choc, il generale Roberto Vannacci, aveva già abituato. Ma evidentemente non finisce mai di stupire. Ad esempio, parlando scuola e disabilità, nell'intervista rilasciata a La Stampa il nuovo candidato della Lega, si è così espresso, riportando il mondo dell'Istruzione italiana a prima dell'anno 1977, anno dell'abolizione delle classi separate. «Credo che delle classi con 'caratteristiche separate' aiuterebbero i ragazzi con grandi potenzialità a esprimersi al massimo, e anche quelli con più difficoltà verrebbero aiutati in modo peculiare», «Non è discriminatorio. Per gli studenti con delle problematiche mi affido agli specialisti. Non sono specializzato in disabilità. Un disabile, però, non lo metterei di certo a correre con uno che fa il record dei cento metri. Gli puoi far fare una lezione insieme, per spirito di appartenenza, ma poi ha bisogno di un aiuto specifico». E’ uno dei passaggi chiave dell’intervista del generale Roberto Vannacci, da pochi giorni candidato con la Lega alle Europee, a . Vannacci sostiene anche «non vedo perché sia necessario dotarsi della patente di antifascista per esprimere le proprie opinioni. Rivendico anche la considerazione su Mussolini, che è uno statista come lo sono stati anche Cavour, Stalin e tutti gli uomini che hanno occupato posizioni di Stato: è la prima definizione di 'statista' sul dizionario». Il generale sostiene poi che l’aborto sia «un’infelice necessità alla quale le donne sono costrette a ricorrere. Non credo che sia un diritto». Su come migliorare il rapporto con i leghisti del Nord Italia, Vannacci afferma: «Non c'è bisogno di porgere ramoscelli d’ulivo, perché io non ho mai sollevato alcun problema. Se qualcuno si è espresso negativamente nei miei confronti, lo capisco, fa parte di una fase, ma quando si tratterà di lavorare insieme spero si chiudano gli armadi del passato e si guardi al futuro».
Vannacci è stato intervistato anche dal Corriere della sera: "Il ministro Crosetto è stato ironico, sarcastico, anche un po' criptico - ha detto commentando le parole del ministro della Difesa che ha definito la sua una candidatura «win-win» - Ognuno è libero di pensare ciò che vuole, spero di non deluderlo, di sicuro se dovessi essere eletto a Bruxelles mi batterei in ogni modo per perseguire la pace nel più breve tempo possibile». E sui malumori nella Lega è convinto: «I mal di pancia chi ce l'ha se li farà passare. Io sono un indipendente, non ho la tessera di partito ma ho i miei ideali che in larga parte coincidono con quelli della Lega».

 

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