Natale, cosa dire ai parenti al cenone? La sfida in politica di FdI e Pd tra cuneo fiscale e sanità, superbonus e migranti
Parenti, cenoni, tavole imbandite, ma anche le inevitabili discussioni sulla politica. Pd e Fratelli d’Italia, nella giornata della Vigilia di Natale, si sfidano sui social a colpi di manuali d’uso su come affrontare le riunioni natalizie in famiglia. «Se a tavola hai lo zio di sinistra che si lamenta delle tasse, tu ricordagli che il taglio del cuneo fiscale è stato reso permanente», è il consiglio di Fratelli d’Italia. «Ah ti hanno fissato la visita medica a marzo 2026. Forse non è colpa dei medici, zio, ma di chi taglia la sanità pubblica, favorendo gli amici del privato?», risponde il Partito Democratico. Entrambi i suggerimenti sono contenuti nei rispettivi 'vademecum' condivisi sui social dai partiti guidati da Giorgia Meloni ed Elly Schlein. "Manuale d’uso per una vigilia con parenti di sinistra", è la campagna dell’account ufficiale di FdI, lanciata con una card in cui si vede l’immagine della copertina di un libro, con il titolo in rosso e il mezzobusto di Meloni. Dallo zio al «cugino di sinistra che critica le risorse in manovra». Quindi l’obiezione, proposta da FdI: «Tu ricordagli che sarebbe potuto fare di più se non ci fosse stato il superbonus, un super debito da 137 miliardi». E ancora, «se hai la nipote di sinistra che studia in un’altra città, tu ricordale che il voto fuori sede è stato fatto dal governo Meloni». Poi, a tema migranti: «Se hai il vicino di sinistra che ama lamentarsi sempre di tutto, tu ricordagli che gli arrivi dalla Tunisia sono diminuiti dell’80%». Simile il gioco ideato dal Pd. "Qualche spunto per sopravvivere al Natale con i tuoi parenti un pò di destra", è il titolo della campagna, rilanciata su Instagram dalla pagina ufficiale dei dem. Sempre sull'immigrazione, c'è lo «spunto numero 2», che recita: «Allora parliamo di tutte le cose che si potevano fare con gli 800 milioni sprecati dal governo nei lager Albania». La simulazione del cenone con i parenti prosegue con la frecciata a Matteo Salvini. «Ah, hai speso 350 euro sola andata per essere qui e il treno ha fatto 3 ore di ritardo? Tranquillo, ora il ministro dei Trasporti non ha più scuse per non lavorare», si legge nella card. Tra i temi toccati l’ambiente. «No, zia non è un acquazzone. Si chiama crisi climatica ed è un’emergenza», è un’altra delle risposte natalizie suggerite dal Pd.