
Per ora nulla si muove, ma il destino di Daniela Santanchè è al centro delle speculazioni politiche. La premier Giorgia Meloni non si è ancora espressa, ma i rumors parlano di una richiesta di passo indietro imminente, con una decisione che potrebbe arrivare nei prossimi giorni, evitando così il rischio di una mozione di sfiducia preannunciata dalle opposizioni.
Il toto-nomi per la sostituzione
Tra i nomi più citati, spunta quello di Gianluca Caramanna, deputato di Fratelli d’Italia e responsabile del dipartimento turismo, attualmente consigliere di Santanchè per i rapporti istituzionali. Tuttavia, essendo alla sua prima legislatura, potrebbe non rispondere appieno all’identikit richiesto. Si discute anche della possibilità di una figura femminile o di un tecnico esterno, come già avvenuto con Alessandro Giuli, nominato al posto di Gennaro Sangiuliano.
Le scelte imminenti e i nodi da sciogliere
Il rimpasto potrebbe coincidere con la nomina del sostituto di Galeazzo Bignami al Ministero delle Infrastrutture, dove Matteo Salvini attende un nuovo viceministro. Nel frattempo, si avvicina il rinnovo delle commissioni parlamentari, previsto tra febbraio e marzo. Le commissioni Bilancio, Difesa, Giustizia e Cultura potrebbero subire modifiche, anche se alcune figure di Fratelli d’Italia, come Salvatore Deidda alla guida della commissione Trasporti, sembrano destinate a essere riconfermate.
Equilibri territoriali e sottogoverno
Si discute inoltre della necessità di riequilibrare la rappresentanza territoriale. Dopo l’addio di Raffaele Fitto, pugliese, sostituito dal lombardo Tommaso Foti, rimane aperta la questione dell’inserimento di esponenti del Sud nei posti vacanti del sottogoverno. Tuttavia, non è certo che questo riequilibrio avvenga al Ministero delle Infrastrutture o altrove.
Il quadro resta in divenire, con la maggioranza impegnata a definire una strategia che garantisca stabilità e coesione, evitando nuovi scossoni.
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