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Polmoniti nei bambini, Francia e Olanda confermano la recrudescenza insolita di casi

La Direzione generale della Sanità francese (Dgs) ha confermato oggi l’esistenza in Francia di "casi di polmonite da batterio Mycoplasma pneumoniae negli adulti e nei bambini in Francia che rendono necessario il ricovero» in ospedale. In una circolare ai medici, la Dgs ha parlato di «recrudescenza insolita» di casi di questa infezione respiratoria (inizialmente registrati in Cina), alcuni dei quali rendono necessario il ricovero «di adulti e bambini».

Cos'è il Mycoplasma pneumoniae

Il Mycoplasma pneumoniae è un cosiddetto «batterio atipico ed è già sotto sorveglianza dopo l’allarme dell’associazione Sos Médecins su un aumento delle infezioni polmonari nei bambini a fine novembre, in particolare nella fascia di età da 6a a 15 anni. Secondo la Dgs, il Mycoplasma pneumoniae è responsabile di polmoniti, molto frequenti fra bambini sopra i 4 anni e giovani adulti, che sono in grandissima maggioranza benigne e guariscono spontaneamente. Viene precisato che «il contagio avviene per via aerea o attraverso goccioline di saliva e l’incubazione è fra 1 e 3 settimane».

Polmoniti nei bambini, confermato aumento in Olanda

In Olanda è in corso una crescita inconsueta di polmoniti nei bambini che è maggiore anche rispetto agli anni precedenti alla pandemia. Lo conferma l'ultimo rapporto sulle polmoniti del Netherlands Institute for Health Services Research (Nivel) da cui emerge che la fascia più colpita è quella tra i 5 e i 14 anni. Nella settimana compresa tra il 20 e il 26 novembre, il tasso di polmoniti nella fascia di età compresa tra i 5 e i 14 anni è risultato pari a 130 casi ogni 100 mila bambini; un tasso quasi triplo rispetto al picco dello scorso anno quando sono stati registrati 58 per 100 mila bambini. Tassi sopra la media anche nella fascia 15-24 anni in cui sono stati registrati 38 casi per 100 mila, mentre nei bambini più piccoli (0-4 anni), anche se i casi sono in aumento, restano inferiori rispetto al periodo pre-Covid. Nell’ultimo mese nel Paese è stato registrato anche un aumento dei casi di pertosse che ha raggiunto livelli superiori agli ultimi tre anni.

Oms: le polmoniti in Cina dovute a diversi patogeni

«Stiamo monitorando la situazione in Cina e, ancora una volta, abbiamo riscontrato un aumento complessivo delle infezioni respiratorie acute dovuto a una serie di diversi agenti patogeni, inclusa l’influenza, che è in aumento. La polmonite da Mycoplasma è aumentata negli ultimi due mesi e ora sembra essere leggermente in declino». Lo ha dichiarato Maria Van Kerkhove, responsabile tecnica per la pandemia di Covid dell’Oms. «Stiamo collaborando con le nostre reti cliniche e con i medici che lavorano in Cina per comprendere meglio la resistenza agli antibiotici, che è un problema in tutto il mondo».

Esperta: nessun allarme in Italia per polmoniti dei bimbi cinesi

«Al momento, relativamente alle polmoniti dei bambini in Cina, nel nostro Paese non c'è nessun allarme. Continuiamo certamente a monitorare come sempre facciamo». Lo evidenzia la professoressa Roberta Siliquini, Presidente della Società Italiana di Igiene, Medicina preventiva e Sanità Pubblica (SItI), a margine di un evento di Italia Longeva dal titolo 'La prevenzione vaccinale dell’anziano e del fragile nel PNPV 2023-2025'. Per quanto riguarda i virus respiratori che riguardano i bambini l’esperta sottolinea invece che «sicuramente avremo dei problemi rispetto ad esempio al virus respiratorio sinciziale, perché già l’anno scorso abbiamo avuto dei picchi di questo virus nella popolazione infantile, nei bambini. C'è una vaccinazione per questo virus, quindi è bene farla».

I medici fiorentini: nessun allarme su polmoniti bimbi

«L'attenzione è alta ma al momento non si registrano in Toscana, nè in Italia, picchi di ricoveri per polmoniti da mycoplasma pneumoniae, un batterio conosciuto che non è resistente agli antibiotici, quindi può essere curato». A spiegarlo è Pierluigi Blanc, virologo fiorentino dell’Ordine dei Medici e odontoiatri di Firenze, direttore della struttura complessa di malattie infettive di Pistoia e Prato, in merito alle polmoniti che stanno causando un incremento di infezioni respiratorie nei bambini in Cina, ma anche in Vietnam e in Francia. «I dati che abbiamo a disposizione parlano di un aumento di polmoniti in età pediatrica, soprattutto nella fascia da zero a due anni in Cina, e la stessa cosa sta succedendo in Francia. I timori erano che si potesse trattare di un nuovo agente infettante, ma non sembrerebbe così: alla base ci sarebbe il mycoplasma pneumoniae, un agente patogeno ben conosciuto. L’unica cosa che colpisce è che in questo caso infetta di più i bambini piccoli, sotto i due anni, mentre di solito interessa i più grandicelli».

Blanc spiega che si tratta di batterio che dà polmoniti simili a quelle virali (che interessano diffusamente i polmoni), ma " sensibile a un certo spettro di antibiotici». I sintomi? «Tosse, febbre e in alcuni casi insufficienza polmonare». Le polmoniti da mycoplasma pneumoniae hanno sintomi simili, almeno nella fase iniziale a polmoniti da Covid o da influenza. «Per fare una diagnosi specifica, e riconoscere una polmonite da mycoplasma pneumoniae da una da Covid o da influenza, è necessario fare dei test specifici, che vengono effettuati in ospedale». Per quanto riguarda le affezioni respiratorie negli adulti «la situazione al momento è quella che ci aspetteremmo nel periodo invernale: registriamo polmoniti da Covid o da influenza, ma la situazione è sotto controllo».

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