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Depressione, farmaci sicuri anche per chi soffre di cuore

I farmaci antidepressivi sono efficaci e non rappresentano un pericolo per le persone con problemi cardiaci. Sono inoltre sicuri per i pazienti con lombalgia o con lesioni cerebrali traumatiche. Sono alcuni dei dati che emergono da uno studio condotto dall’Università Charité di Berlino e dall’Università di Aarhus in Danimarca e pubblicato sulla rivista JAMA Psychiatry.

La ricerca è stata discussa nel corso del XXV Congresso Nazionale della Società di Neuro Psico Farmacologia (Sinpf) in corso a Milano. «La depressione è la patologia mentale più frequente in Italia, con oltre 3 milioni di persone che soffrono di sintomi depressivi», spiega Claudio Mencacci, cooresidente Sinpf e direttore emerito di Neuroscienze all’Ospedale Fatebenefratelli-Sacco di Milano.

«Numerosi studi internazionali hanno mostrato che tra i malati di patologie croniche diffuse, come il diabete o l’insufficienza cardiaca, l’incidenza della depressione è del 30%». Inoltre, «non solo un malato cronico ha un rischio maggiore di cadere in depressione; anche chi è depresso ha una possibilità maggiore di ammalarsi di patologie croniche», precisa Mencacci. Fino ad oggi, la gran parte degli studi mirati a valutare la sicurezza e l’efficacia degli antidepressivi ha escluso i pazienti con altre comorbidità.

Pertanto, l’uso degli antidepressivi nel trattamento della depressione in pazienti con altre malattie è poco compreso. «Questo nuovo studio colma una lacuna importante. Basato su 176 revisioni sistematiche, il lavoro conclude che gli antidepressivi sono sicuri ed efficaci anche per i pazienti che soffrono di depressione con patologie pregresse, come il cancro, le malattie cardiache e metaboliche, nonché i disturbi reumatologici e neurologici», conclude Matteo Balestrieri, copresidente Sinpf, direttore della Clinica Psichiatrica dell’Azienda Sanitaria Universitaria di Udine.

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