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Usa, approvato il vaccino a mRNA contro il virus sinciziale: è il primo per una malattia diversa dal Covid

MILANO (ITALPRESS) – La prevenzione del virus respiratorio sinciziale (RSV) è una priorità di sanità pubblica globale, come segnalato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), perchè il suo grave peso impatta su tutta la popolazione pediatrica. L’RSV rappresenta, infatti, la causa più comune di infezioni delle basse vie respiratorie, come bronchiolite e polmonite, ed è anche

La Food and Drug Administration americana (Fda) ha concesso l’autorizzazione all’immissione in commercio al vaccino a mRNA contro il virus respiratorio sinciziale di Moderna. È il primo vaccino a mRNA per una malattia diversa dal Covid-19 e il primo prodotto di Moderna a raggiungere il mercato dopo i vaccini anti-Covid. Il prodotto, denominato mRNA-1345 (il nome commerciale è mRESVIA), è indicato per le persone con almeno 60 anni.

«L'approvazione della Fda del nostro secondo prodotto, mRESVIA, si basa sulla forza e sulla versatilità della nostra piattaforma mRNA - ha affermato Stéphane Bancel, amministratore delegato di Moderna - mRESVIA protegge gli anziani dagli esiti gravi dell’infezione da virus respiratorio sinciziale ed è l'unico vaccino per virus respiratorio sinciziale disponibile in una siringa preriempita».

Negli studi clinici che hanno portato all’approvazione il vaccino ha dimostrato un’efficacia dell’83,7% nel prevenire infezioni da virus sinciziale. L’efficacia si è protratta per quasi nove mesi. L’azienda conta di rendere disponibile il prodotto già nella prossima stagione invernale. Inoltre, ha già sottoposto la richiesta di approvazione ad altri enti regolatori.

Cos'è il virus sinciziale?

Il virus sinciziale respiratorio (RSV) è un patogeno altamente contagioso che colpisce il sistema respiratorio. Questo virus è noto per causare infezioni del tratto respiratorio superiore e inferiore, con sintomi che possono variare da lievi a severi. Il RSV è particolarmente noto per la sua prevalenza nei neonati e nei bambini piccoli, ma può influenzare individui di tutte le età.

Origine e diffusione

Il RSV appartiene alla famiglia dei Pneumoviridae e al genere Orthopneumovirus. È stato identificato per la prima volta nel 1956 e, da allora, è stato riconosciuto come una delle principali cause di bronchiolite e polmonite nei bambini al di sotto dei due anni. La trasmissione del virus avviene principalmente tramite goccioline respiratorie espulse quando una persona infetta tossisce o starnutisce, ma può anche diffondersi tramite il contatto diretto con superfici contaminate.

Sintomi e impatti sulla salute

I sintomi del RSV possono includere tosse, raffreddore, febbre, e difficoltà respiratorie. Nei casi più gravi, l'infezione può portare a problemi respiratori seri come la bronchiolite, una condizione infiammatoria dei bronchioli, che sono le piccole vie aeree nei polmoni. Inoltre, il virus può causare polmonite, che è l'infiammazione del tessuto polmonare.

Popolazioni a rischio

Sebbene il RSV possa infettare persone di qualsiasi età, ci sono specifiche categorie di persone che sono a maggiore rischio. Queste includono neonati, bambini piccoli, anziani, e persone con sistemi immunitari compromessi o con condizioni croniche come malattie cardiache o malattie polmonari croniche.

Diagnosi e trattamento

La diagnosi di RSV è generalmente confermata tramite test di laboratorio che rilevano il virus nelle secrezioni respiratorie. Attualmente, non esiste un trattamento specifico per l'infezione da RSV; pertanto, le cure sono prevalentemente di supporto. Queste possono includere la somministrazione di ossigeno, l'uso di medicamenti per alleviare i sintomi, e, nei casi più severi, il ricovero in ospedale.

Prevenzione e controlli futuri

La prevenzione dell'infezione da RSV è cruciale, specialmente nelle popolazioni vulnerabili. Le misure preventive includono il lavaggio regolare delle mani, evitare il contatto stretto con persone malate e l'uso di mascherine durante le epidemie. Inoltre, la ricerca è attivamente impegnata nello sviluppo di vaccini e nuove terapie antivirali per combattere il virus più efficacemente.

In conclusione, il RSV rimane una sfida significativa per la sanità pubblica, data la sua alta contagiosità e l'impatto potenziale su individui vulnerabili. La ricerca continua e le strategie di prevenzione sono essenziali per controllare la diffusione del virus e minimizzare il suo impatto sulla salute globale.

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