Un recente caso di malaria registrato in provincia di Verona ha destato preoccupazione, ma non si tratta di un'infezione autoctona. Il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica (Sisp) dell’Ulss 9 Scaligera ha chiarito che l'infezione è stata causata da un viaggio recente in una zona endemica per malaria – un dettaglio inizialmente omesso dal paziente. La Regione Veneto conferma: nessun rischio di contagio locale.
Collaborazione e verifiche incrociate: il ruolo della Regione Veneto
L'indagine, svolta dal Servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell’Ulss 9, ha visto una stretta collaborazione con la Direzione Prevenzione e l’Istituto Superiore di Sanità. Grazie al sistema di sorveglianza regionale, sono state attivate immediatamente tutte le verifiche per scongiurare la possibilità di una trasmissione autoctona. Le evidenze hanno chiarito che il caso è di origine esterna.
Prevenzione continua: monitoraggio delle zanzare e controllo delle infezioni
L’Istituto Zooprofilattico delle Venezie sorveglia costantemente le malattie trasmesse da vettori, monitorando la presenza della zanzara Anopheles nelle aree sensibili tramite trappole specifiche. Questo sistema di controllo, simile alla sorveglianza delle arbovirosi, permette di intervenire rapidamente per ridurre i rischi di infezioni importate.
Appello alla responsabilità: il messaggio del Ministro Schillaci
Di fronte a questo caso, il ministro della Salute Orazio Schillaci ha sottolineato l’importanza della responsabilità individuale. Ha ricordato ai cittadini che una corretta comunicazione di eventuali viaggi in zone endemiche è essenziale per proteggere la salute pubblica e garantire che le autorità possano agire in modo efficace contro la diffusione di infezioni come la malaria autoctona.