Oltre 800 milioni di persone convivono con il diabete e più della metà non riceve le cure adeguate. Lo rivela un’analisi globale, guidata da Majid Ezzati dell’Imperial College di Londra, pubblicata in vista della Giornata Mondiale del Diabete su The Lancet. Il tasso globale di diabete, tipo 1 e 2, negli adulti è raddoppiato, passando da circa il 7% a circa il 14% tra il 1990 e il 2022, con l’aumento più alto registrato nei Paesi a basso e medio reddito.
Nello stesso periodo, i tassi relativi al trattamento del diabete sono rimasti stabili a livelli bassi in molti dei Paesi in cui i tassi della malattia sono aumentati drasticamente. Nel 2022, circa 450 milioni di adulti di età pari o superiore a trent'anni affetti da diabete non hanno ricevuto cure. Nel frattempo, le persone che vivono in Nord America, Australasia, Europa Centrale e Occidentale, e in alcune parti dell’America Latina e dell’Asia Orientale hanno assistito a un significativo miglioramento nei tassi di trattamento del diabete dal 1990 al 2022, ampliando le disuguaglianze globali nel trattamento della malattia.
Necessità di finanziamenti e programmi di prevenzione
Secondo i ricercatori, lo studio evidenzia l’urgente necessità di finanziamenti per medicinali e programmi completi contro il diabete che consentano la diagnosi precoce e il trattamento efficace nei Paesi a basso e medio reddito. I risultati mostrano che il numero totale di adulti che vivono con diabete di tipo 1 o 2 ha superato gli 800 milioni, oltre quattro volte il numero totale del 1990. Nel 2022, il 59% dei diabetici con più di trent'anni non ha ricevuto cure, un numero tre volte e mezzo superiore a quello del 1990.
Degli 828 milioni di adulti affetti da diabete nel 2022, oltre un quarto (212 milioni) viveva in India, mentre altri 148 milioni vivevano in Cina, seguiti dagli Stati Uniti (42 milioni), Pakistan (36 milioni), Indonesia (25 milioni) e Brasile (22 milioni). Lo studio non ha distinto tra diabete di tipo 1 e tipo 2 negli adulti, ma dati precedenti suggeriscono che la maggior parte dei casi di diabete negli adulti è di tipo 2.
Disuguaglianze nei tassi di trattamento e diagnosi
«Il nostro studio evidenzia l’aumento delle disuguaglianze globali nel diabete, con tassi di trattamento stagnanti in molti Paesi a basso e medio reddito, dove il numero di adulti con diabete sta aumentando drasticamente», ha detto Ezzati. Questo è particolarmente preoccupante poiché le persone con diabete tendono a essere più giovani nei Paesi a basso reddito e, in assenza di un trattamento efficace, sono a rischio di complicazioni come amputazioni, malattie cardiache, danni renali, perdita della vista e, in alcuni casi, morte prematura.
Il nuovo studio, condotto dalla Ncd Risk Factor Collaboration, in collaborazione con l’Organizzazione Mondiale della Sanità, è la prima analisi globale delle tendenze nei tassi di diabete e nei trattamenti che include tutti i Paesi. Per lo studio, i ricercatori hanno utilizzato dati di oltre 140 milioni di persone di età pari o superiore a 18 anni provenienti da più di mille studi in popolazioni di diversi Paesi.
Cambiamenti nel tasso di diabete dal 1990 al 2022
Dal 1990 al 2022, i tassi globali di diabete sono raddoppiati sia negli uomini (dal 6,8% al 14,3%) sia nelle donne (dal 6,9% al 13,9%). Con la crescita della popolazione e l’invecchiamento, ciò equivale a circa 828 milioni di adulti con diabete nel 2022, un aumento di circa 630 milioni di persone rispetto al 1990. I cambiamenti nel tasso di diabete variano drasticamente nei diversi Paesi, con la maggior parte dei Paesi a basso e medio reddito che ha registrato i maggiori incrementi.
Necessità di prevenzione e politiche sanitarie ambiziose
Data la gravità del diabete e le sue conseguenze, prevenire la malattia attraverso una dieta sana e l’esercizio fisico è essenziale per una salute migliore a livello globale. Ranjit Mohan Anjana della Madras Diabetes Research Foundation in India suggerisce la necessità di politiche che limitino i cibi non sani, rendano accessibili i cibi salutari e migliorino le opportunità di fare esercizio fisico.
Diagnosi e accesso alle cure
Jean Claude Mbanya dell'Università di Yaoundè, Camerun, ha evidenziato che una quota crescente di persone con diabete vive in Paesi a basso e medio reddito, con bassi livelli di trattamento. Aumentare la rilevazione del diabete deve essere una priorità urgente in questi Paesi. Tra le innovazioni necessarie, vi sono programmi di screening sul posto di lavoro, assistenza sanitaria con orari flessibili e integrazione con programmi di screening per malattie come HIV, AIDS e tubercolosi.
Gli autori dello studio riconoscono alcune limitazioni, tra cui la mancanza di distinzione tra diabete di tipo 1 e tipo 2 negli adulti e la scarsa disponibilità di dati in alcuni Paesi.
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