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Diabete: quali sono i sintomi, le cause e le cure. Ecco le regole per la prevenzione

Oggi è la Giornata Mondiale del Diabete, istituita dall’International Diabetes Federation e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per sensibilizzare il mondo su una patologia che colpisce milioni di persone. Il tema di quest'anno, "Diabetes and Well-being," sottolinea l’importanza di una gestione del diabete che vada oltre il controllo della glicemia, promuovendo il benessere complessivo del paziente.

Il diabete mellito è una malattia cronica caratterizzata da elevati livelli di glucosio nel sangue, noti come iperglicemia. Questa condizione è causata principalmente da un deficit nella produzione di insulina o da una ridotta capacità del corpo di rispondere efficacemente a quest’ormone. Esistono due forme principali di diabete: il diabete di tipo 1 e il diabete di tipo 2.

Come si accorge di avere il diabete?

Il diabete è una malattia subdola: può rimanere asintomatico per anni, portando molte persone a non essere consapevoli di esserne affette. Tuttavia, alcuni sintomi possono fungere da segnali di allarme e includono:

  • Stanchezza persistente, apparentemente senza causa.
  • Aumento della sete (polidipsia) e della frequenza della minzione (poliuria).
  • Perdita di peso non intenzionale e, in alcuni casi, aumento dell’appetito.
  • Nei casi più gravi, si possono manifestare dolori addominali, confusione mentale e persino perdita di coscienza.

Che cosa succede quando si ha il diabete?

L’iperglicemia cronica può provocare una serie di gravi complicanze, che possono compromettere la qualità della vita e avere un impatto significativo sul benessere complessivo del paziente. Le principali complicanze includono:

  • Neuropatia: danni al sistema nervoso che possono causare formicolio, debolezza muscolare, problemi visivi e difficoltà di coordinazione.
  • Nefropatia: danni ai reni che, in alcuni casi, possono portare alla necessità di dialisi.
  • Retinopatia: danni alla vista causati dall’iperglicemia cronica, che possono portare alla cecità.
  • Complicanze cardiovascolari: aumento del rischio di infarto, cardiopatie ischemiche e ictus.

Quando si può dire di avere il diabete?

La diagnosi di diabete viene effettuata attraverso esami del sangue specifici, che misurano i livelli di glucosio e altri parametri:

  • Due valori di glicemia a digiuno superiori a 126 mg/dl in giorni differenti indicano la presenza di diabete.
  • Emoglobina glicata con valore superiore al 6.5%, confermata in un secondo prelievo, costituisce un ulteriore criterio diagnostico.
  • Un livello di glicemia casuale superiore a 200 mg/dl, in presenza di sintomi, è un segnale di diabete.

Qual è la differenza tra glicemia e diabete?

La glicemia rappresenta il livello di glucosio presente nel sangue in un determinato momento. Il diabete, invece, è la condizione cronica in cui i livelli di glicemia rimangono stabilmente elevati, aumentando il rischio di gravi complicanze a lungo termine.

Cause del diabete

Il diabete è una malattia complessa che deriva da un’interazione tra fattori genetici e ambientali. La familiarità e uno stile di vita sedentario, associati a una dieta poco equilibrata, sono tra i principali fattori di rischio.

Trattamenti e cure del diabete

Terapia insulinica per il diabete di tipo 1

Nel caso del diabete di tipo 1, la terapia insulinica è fondamentale. Somministrata tramite iniezioni sottocutanee, questa terapia consente di bilanciare l’assenza di insulina prodotta dal corpo, permettendo ai pazienti di mantenere un controllo sulla glicemia e prevenire le complicanze.

Terapia per il diabete di tipo 2

Il trattamento del diabete di tipo 2 varia a seconda della gravità della condizione e delle esigenze specifiche del paziente. Può includere:

  • Farmaci orali che aiutano a ridurre la glicemia.
  • Insulina nei casi in cui il controllo non sia ottenibile con altri farmaci.
  • Modifiche dello stile di vita, come una dieta equilibrata e regolare attività fisica.

Le linee guida raccomandano di mantenere:

  • Glicemia a digiuno tra 90-130 mg/dl.
  • Glicemia post-prandiale (circa 2 ore dopo i pasti) inferiore a 180 mg/dl.
  • Emoglobina glicata sotto il 7%.

Oltre al controllo della glicemia, è essenziale monitorare anche i livelli di colesterolo e la pressione sanguigna, poiché sono fattori che spesso incidono sulla salute cardiovascolare dei pazienti diabetici.

Prevenzione del diabete

La prevenzione del diabete, in particolare del tipo 2, si basa su uno stile di vita sano. Una dieta equilibrata e un’attività fisica regolare possono ridurre significativamente il rischio. Studi dimostrano che una riduzione del peso corporeo del 10% può ridurre l’incidenza del diabete tipo 2 fino al 60%.

Anche la qualità della dieta è fondamentale: una maggiore assunzione di grassi insaturi (come gli omega-3) rispetto ai grassi saturi può contribuire alla prevenzione della malattia.

Infine, lo screening della glicemia è raccomandato per la popolazione generale, con particolare attenzione a chi presenta i seguenti fattori di rischio:

  • Glicemia a digiuno tra 100 e 126 mg/dl (indicatore di pre-diabete).
  • Indice di massa corporea (BMI) superiore a 25.
  • Storia familiare di diabete di tipo 2.

In conclusione, il diabete è una condizione complessa che richiede una gestione attenta e informata. Grazie alla Giornata Mondiale del Diabete, si promuove la consapevolezza e l’importanza di un approccio globale al benessere delle persone affette, sottolineando come una diagnosi precoce e un trattamento personalizzato possano fare la differenza.

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