"Lavoro in autonomia. La politica resti fuori dal Festival di Sanremo. La famiglia è la mia forza. Sempre me stesso, la gente mi conosce: non fingo". Così Amadeus in una intervista a Repubblica. La politica, spiega il conduttore, "deve stare lontana da Sanremo. Il Festival è il più grande appuntamento musicale del Paese e chiunque lo fa, deve farlo in assoluta indipendenza. Dichiaro per chi faccio il tifo, non ho mai dichiarato per chi voto. Se sono stato attaccato da destra e sinistra vuol dire che sono una persona libera. Quando prendo una decisione penso solo al bene del programma, non a farmi delle amicizie che possono tornarmi utili. Mai fatto nella vita, non comincio a 61 anni".
Dopo cinque edizioni del Festival, Amadeus dice di voler "portare a casa il quinto" e di aver "promesso all’azienda di dare una risposta sul sesto. Il fatto che me lo chiedano mi rende orgoglioso - sottolinea - per una questione di rispetto, il giorno dopo ci metteremo seduti con la Rai e affronteremo il tema. Il sesto sarebbe un record: un motivo per cui non voglio è che non trovo moralmente giusto farne uno in più di seguito rispetto a Pippo (Baudo) e Mike (Bongiorno)". Un Sanremo senza polemiche "non esiste" aggiunge, spiegando che all’Ad Sergio, "ho chiesto la stessa autonomia e libertà. Ho imparato a essere me stesso e a non dovermi porre obiettivi a tutti i costi. Conosco i miei difetti, la gente sa chi sono".
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