Sabato 23 Novembre 2024

Su il sipario di Sanremo 2024: Angelina predestinata, Annalisa dominante, l'emozione Negramaro. Bertè regna sovrana, sia benedetta la Mannoia LE PAGELLE

«Sanremo si ama, io amo questo pubblico, amo questo storico palco, poter dire benvenuti alla 74/a edizione del festival della canzone italiana. In questi 5 anni ho finito gli aggettivi per descrivere la gioia di essere qui, dare il via alla gara ma soprattutto a una bellissima festa, un rito collettivo, un party di 5 giorni che farà emozionare l’intero paese». Parola di Amadeus. Che entrando in scena (in smoking bianco e nero) si fa il segno della croce, poi scende in platea a salutare la moglie Giovanna e il figlio Josè. Su il sipario, comincia la sfilata.

Clara, "Diamanti grezzi"

Ha già vinto Sanremo Giovani, la sua Crazy J è protagonista in Mare Fuori. Qualche volta bisogna sapersi accontentare VOTO 5-

Sangiovanni, "Finiscimi"

Lui ha una qualità: riesce a cantare liberamente di sé e di quello che sente. Questa confessione ne è la prova VOTO 6

Fiorella Mannoia, "Mariposa"

Un fiume di parole, una piena di donne, un’esondazione di stile. Stilettate, in salsa latina. Che sia... benedetta! VOTO 7

La Sad, "Autodistruttivo"

Probabilmente più rivoluzionari nel look che nei contenuti (anche se il tema vale). Si intravede il punk, il punto più alto? Nella cresta VOTO 5

Irama, "Tu no"

Anche se questa sua nuova vita vocale stringe i denti e si scurisce molto nell’interpretazione, la grancassa epica e le parole giuste lo rendono trionfale VOTO 7

Ghali, "Casa mia"

Contro guerre e discriminazioni. Quella di Ghali è la storia di un ragazzo schierato dalla parte giusta, che punta suoi (tri)colori VOTO 7

Negramaro, "Ricominciamo tutto"

La voce di Giuliano tra i suoi soliti falsetti e la verità delle parole. Per l’esordio nella gara dei grandi citano Battisti ed esplodono nel finale VOTO 8

Annalisa, "Sinceramente"

“Quando quando quando” mi lasci libera... sono tua. Il messaggio è chiaro (entra in testa e non la lascia) e il merito è questo, nel filone (rigorosamente pop) degli ultimi suoi successi VOTO 7.5

Mahmood, "Tuta gold"

C’è sempre lui (che fin qui all’Ariston ha fatto en plain), ancora suo padre. Ci sono “5 cellulari”, il rammarico è per certe disconnessioni VOTO 7

Diodato, "Ti muovi"

Gli archi diretti da D’Erasmo, la “classica” melodia italiana. Antonio 4 anni dopo la vittoria è mondiale, torna dentro se stesso ed è un rumore inarrestabile VOTO 6.5

Loredana Bertè, "Pazza"

Una principessa dai capelli blu e anima super rock, Loredana non si piega e non si spiega. Regna, sovrana VOTO 8

Geolier, "I p’ me, tu p’ te"

Per il suo napoletano Amadeus ha cambiato addirittura il regolamento. Doveva esserci a tutti i costi il fenomeno più streammato del momento VOTO 7

Alessandra Amoroso, "Fino a qui"

La sua prima volta da concorrente al Festivàl comincia col pianoforte. Come la Sally (di Vasco), una ballata in salita nel dolore di chi precipita VOTO 6.5

The Kolors, "Un ragazzo una ragazza"

Si dichiarano subito, senza preliminari. Come quando due s’incontrano e la notte poi non passa. Cassa dritta, sulla scia sonora di Italodisco VOTO 6.5

Angelina Mango, "La noia"

Angelina canta anche col corpo, la sua musica si vede. C’è Dardust, c’è Madame. E c’è la firma di un’artista nata per vivere sul palco VOTO 7.5

Il Volo, "Capolavoro"

Tre giovani uomini diversissimi dai loro coetanei in gara. La canzone è un crossover, pop lirico di petto che punta al cuore più che al testo VOTO 6

BigMama, "La rabbia non ti basta"

Lei balla sul suo passato fragile e su questo presente solido. Un rap vitale per una ragazza che ha sofferto, ma oggi è un’altra donna VOTO 6.5

Ricchi e Poveri, "Ma non tutta la vita"

Il ritornello prende, e che arriverà il momento dell’acchiappo si capisce dall’attacco VOTO 6

Emma, "Apnea"

L’evoluzione continua. Un confronto a voce aperta. A dispetto del titolo, la Marrone il fiato lo toglie col ritmo mentre il suo lo lascia andare VOTO 6.5

Renga Nek, "Pazzo di te"

Ormai sono la coppia di fatto della musica italiana. La quota “matura” in un Festival emergente VOTO 5

Mr Rain, "Due altalene"

Un papà e due bimbi che non ci sono più. Una storia per raccontarne mille. Messa in scena per arrivare meglio. La sfida sarà reggere l’emozione VOTO 6

BNKR44, "Governo Punk"

Saltano meglio di come cantano. Eppure dietro alle loro sei facce fresche esplode il mondo della provincia, con le sue nebbie e le schiarite VOTO 5

Gazzelle, "Tutto qui"

Voce interessante, intervalli accattivanti. La ricerca di senso, le atmosfere indie e la posa da cantautore di livello VOTO 6.5

Dargen D’Amico, "Onda alta"

Con Dargen si salta, è un fatto. O ci si ferma, davanti alle tragedie del Mediterraneo che altro si può fare se non pregare? VOTO  7

Rose Villain, "Click boom"

Due in una. Un po’ cantata e un po’ rappata, una versione doppia e attraente VOTO 6.5

Santi Francesi, "L’amore in bocca"

Due ragazzi con l’X Factor. Il titolo nasce da un errore, le immagini permettono ogni possibile interpretazione VOTO 6

Fred De Palma, "Il cielo non ci vuole"

Quindi davvero erano tutti e 30 irrinunciabili i pezzi scelti da Amadeus? Il cielo non lo vuole, chissà perchè... VOTO 4

Maninni, "Spettacolare"

Cadere sì, ma con stile. L’anno scorso è arrivato ad un passo, stavolta Ama lo ha voluto ad ogni costo. Manca la spinta, ma la porta è aperta e tanto basta VOTO 5-

Alfa, "Vai!"

Il viaggio (con escursioni country folk) della gen Z che non sa verso dove ma si muove. Non è “Bellissimissima”, ma quel fischio entra nella testa e ci resta VOTO 6.5

il Tre, "Fragili"

Ecco, appunto, fragili. Le parole che rimangono sull’uscio, le note che non spingono oltre la dance. Il ritornello, quello invece c’è. VOTO 5--

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