La Rai, «oltre a ribadire l'estraneità» all’asserita finalità promozionale dell’esibizione di John Travolta, ha «già posto in essere ogni opportuna verifica per fare luce sulla vicenda», e «procederà legalmente nei confronti di tutti i soggetti in ordine ai quali dovessero emergere eventuali profili di responsabilità». Lo spiega Marcello Ciannamea, direttore Intrattenimento Prime Time, sottolineando che il contratto di Travolta prevedeva il divieto di inserire «elementi aventi direttamente e/o indirettamente valenza pubblicitaria e/o promozionali, anche con riferimento al vestiario e/o accessori se non preventivamente autorizzato per iscritto».
Alla precisa domanda se la Rai si senta raggirata Ciannamea ha risposto: "Se gli elementi che sono ipotizzati trovassero conferma direi di sì, ma è bene sottolineare che tutto va valutato e accertato".
Ciannamea ha risposto anche sulla presenza in prima fila del patron del marchio delle scarpe di John Travolta: "John Travolta ha chiesto dei biglietti per suoi ospiti, come fanno in tanti. Non sapevamo chi fossero".
Gasparri, caso Travolta in Vigilanza. "No intoccabili, compreso Amadeus"
«Conosco e stimo Marcello Ciannamea e stimo anche tutti gli altri dirigenti della Rai. Leggere che Ciannamea si sente 'truffatò sul caso Travolta mi colpisce molto. Perché se c'è un uso improprio del servizio pubblico televisivo da parte di privati, all’insaputa di chi organizza con tanta cura il Festival di Sanremo, c'è da preoccuparsi molto». A dirlo è il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri. «Io - riprende - non pensavo che le cose fossero arrivate fino a questo punto, ma c'è molto da controllare allora. Sulle procedure, sugli eventi di questa importanza, sull'uso a fini commerciali da parte di privati. E’ necessario un grande, severo e approfondito esame di quanto è avvenuto. Se i capi stessi della Rai ipotizzano di essere stati vittime di una truffa, vuol dire che alcuni grandi eventi sono fuori controllo».
«Non bastano le verifiche dell’azienda. Faremo anche in commissione di Vigilanza, su mia richiesta, tutti gli accertamenti del caso. La Rai ha bisogno di risorse. Con Sanremo ne ha raccolte tante, ben 60 milioni. Non vedo perchè si devono arricchire dei privati e non la Rai che annota ancora gasparri - se fa della pubblicità, se la deve far pagare profumatamente. Resta però il dubbio di come mai Amadeus abbia usato la frase in inglese che è lo slogan adottato dalla fabbrica di scarpe. Amadeus è un profeta o sapeva qualcosa? Ci dovrà rispondere. Non esistono intoccabili in questo Paese. E attendiamo anche - conclude l’esponente FI - l’inchiesta di alcune trasmissioni di punta della Rai, che calunniano la gente perbene. Vedremo se cercano la verità sulla propria azienda o se sono al guinzaglio».
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