Nel nome del padre Pino. Anche Lagonegro incorona Angelina Mango, regina di Sanremo 2024, e le consegnerà - come annunciato dal sindaco Salvatore Falabella - le chiavi della città. Nella città di cinquemila abitanti, nel sud della Basilicata (a pochi chilometri da Maratea, perla del Tirreno, dove la cantante è nata nel 2001) è festa.
Una festa condivisa, non in piazza, ma davanti alla tv e sui social - come fatto dal presidente della Regione, Vito Bardi - con tutti i lucani che dieci anni dopo Arisa sono tornati a esultare per un’altra donna vincitrice del Festival. Basilicata proud. Orgoglio lucano.
Arisa è nata a Genova, ma la sua famiglia vive da sempre a Pignola, un paese all’ingresso di Potenza: era stata l’ultima donna, in generale, a vincere Sanremo. «Finalmente ho una degna erede che ha respirato la mia stessa aria, bevuto la mia stessa acqua, calpestato la mia stessa terra e questo mi rende ancora più fiera», ha scritto su Instagram la cantante che nel 2014 trionfò con «Controvento». Nel 2024 invece sul gradino più alto del podio ci è andata "La Noia".
E un po' Lagonegro, con la noia, c'entra. «Mi sono annoiata tanto da piccola», ha raccontato nei giorni scorsi in un’intervista al Corriere della Sera. «Lagonegro è un paese di cinquemila abitanti che non offre tanti stimoli e così ho avuto tanto tempo da dedicare alla musica e alla famiglia. A me la noia è servita». Di certo, la notte scorsa a Lagonegro non si sono annoiati. Il Comune aveva organizzato una visione pubblica della finalissima del Festival in Municipio.
«Ma per tutta la settimana, e pure nella fase di preparazione, la nostra comunità - ha raccontato Falabella - si è unita nel tifo per Angelina che, insieme, alla madre, Laura Valente, e al fratello Filippo, ha sempre mantenuto un fortissimo legame con la nostra città. Tutto questo sicuramente grazie alla scelta di Pino che ha sempre voluto vivere qui». Striscioni appesi da giorni lungo le strade e sui balconi. Lagonegro ci credeva, se l’aspettava, era pronta a far festa. E la felicità è esplosa in piena notte dopo l’annuncio di Fiorello e Amadeus. C'è chi ha pianto. Lacrime di gioia. Di commozione, erano state le lacrime della sera prima, ascoltando la cover «da brividi» del brano «La Rondine» di Pino cantata da Angelina.
«E' come se fosse stato un duetto con il padre», ha detto il sindaco, esprimendo un pensiero che hanno fatto in parecchi. Tante lacrime erano state versate a Lagonegro il 10 dicembre 2014, giorno dei funerali di Pino, morto due giorni prima in seguito a un malore avuto durante un concerto a Policoro (Matera) mentre cantava Oro, un’altra delle sue canzoni più famose. Quel giorno, Angelina aveva 13 anni.
Del padre parlò al presente: «Papà non è solo un artista, è la persona migliore che abbia mai conosciuto». Oggi Angelina è «una persona educata e gentile, e credo che mio padre - ha risposto ai giornalisti che glielo hanno domandato a Sanremo - sarebbe prima di tutto orgoglioso di questo». Lacrime. Ma anche tanti sorrisi.
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