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Co-conduttrice all’ultimo Sanremo di Amadeus, padrona di casa di “X-Factor” e della serata evento de Il Volo “Tutti per uno”, doppiatrice nel film Disney “Oceania 2”, senza trascurare la musica con i singoli “Niente di male” e “Diamanti”, dall’omonimo film di Ferzan Ozpetek, per Giorgia è stato un 2024 piuttosto intenso.
A febbraio tornerà sul palco dell’Ariston, stavolta in gara, con “La cura per me”, in pre-save e pre-add dal 23 gennaio per Sony Music Italy. Nel trentennale dalla vittoria al festival con “Come saprei”, l’artista romana propone un brano intimista scritto con Blanco e Michelangelo (anche produttore), arrivato proprio durante questo momento magico, mentre stava lavorando con il producer The Slight (Giacomo Parenti) e il suo team al nuovo album.
«È una canzone che già dal primo ascolto mi ha emozionato allo stesso modo delle canzoni di una volta – ha detto in conferenza stampa - Ho sentito qualcosa dentro e dopo il provino del brano, qualcuno del team ha detto “La mandiamo a Carlo Conti?”».
Il pezzo, attraverso l’immagine di una luce che penetra in una stanza buia, indica la via della speranza anche nei momenti più difficili. Un pop emozionante con arrangiamento piano e orchestra, dove la voce straordinaria di Giorgia si sposa con la scrittura contemporanea degli autori, già apprezzati per il duetto dello stesso Blanco con Mina (“Un briciolo di allegria”).
«Sul loro lavoro ho trovato in realtà una classicità che non ti aspetti da due ragazzi, ma te l’aspetti però da due musicisti che ascoltano – dice -. Blanco ha una sua sensibilità particolare che lo ha portato a scrivere quelle parole che mi sono sembrate più mie che sue. Nella parte musicale ho trovato una melodia tra le più classiche rispetto a quelle che avrei potuto aspettarmi da lui e Michelangelo. La strofa ha una scrittura più contemporanea, mentre l’inciso è più Anni Novanta. Il pezzo unisce questi due elementi. Avendo lavorato sulla melodia me la sono fatta più mia; ma per assurdo trovo molto più complessa da interpretare la scrittura moderna, con tante parole, piuttosto che l’apertura sulle note a me più familiare».
Un brano che l’artista si è sentito cucito addosso, ma che parla di una tendenza tipica del nostro tempo: «“La cura per me” rappresenta un po’ quello che sono e che vorrei essere, e nella scrittura di Blanco c’è una consapevolezza sorprendente per la sua età. Cercare una cura all’esterno è un comportamento tipico della nostra società, in cui si chiede sempre altrove qualcosa che calmi il dolore quando in realtà bisogna cercare dentro se stessi, evitando di amare per colmare un vuoto. Spesso sono stata molto immatura nei sentimenti e questo percorso di chiedere all’esterno per poi comprendere che bisogna guardare dentro di sé l’ho imparato sulla mia pelle e ci credo profondamente».
Protagonista nel 2022 di “Parentesi”, duetto con Mara Sattei, co-autrice di “Niente di male”, Giorgia si dichiara dalla parte degli artisti contemporanei: «Mi piace confrontarmi con la musica che cambia, perché è una fonte di ispirazione. Infatti, ho sempre cercato nel mio piccolo di non ripetermi. La ricerca musicale è linfa, benzina, vita e il nuovo modo di scrivere le armonie lo sento più vicino a me, perché simile a quello che io ascoltavo da ragazzina, e trovo elementi nella musica nuova che mi appartengono».
E a chi la dà per favorita risponde: «Sanremo devono vincerlo i ragazzi. La vittoria è fare bene la canzone. Il bello di avere un’altra età è goderti le cose e viverle per un altro verso. Il resto è tutto un più».
Ancora nessuna notizia sulla cover del venerdì sera, ma una certezza: sarà completamente diverso dal duetto del 2023 con Elisa sulle note di “Luce (Tramonti a Nord Est)” e “Di sole e d’azzurro”, che rimane un’esperienza irripetibile.
Dopo il festival, Giorgia festeggerà il trentennale di “Come saprei” in tre speciali concerti estivi: il 13 giugno alle Terme di Caracalla di Roma, il 25 luglio al Teatro Greco di Siracusa e il 16 settembre alla Reggia di Caserta.
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