Dodici milioni di italiani soffrono di sindrome delle apnee ostruttive nel sonno (Osas), ma solo il 20 per cento ne è consapevole. Una disturbo tornato alla ribalta dopo la tragedia di Santa Teresa Riva, in provincia di Messina, dove un bambino di dieci anni, Vincenzo Leanza, è morto nel sonno la scorsa notte per una apnea notturna di cui soffriva. Secondo un recente studio, i colpi di sonno alla guida dovuti a questo disturbo sono responsabili del 7 per cento dei circa 175.000 incidenti stradali registrati ogni anno in Italia. I sinistri attribuibili a tale patologia sommersa causano pertanto, ogni anno, 250 morti ed oltre 12.000 feriti con enormi costi diretti ed indiretti per il sistema sanitario nazionale e per la comunità. Le apnee notturne sono inoltre strettamente correlate ad un aumentato rischio di infarto, ipertensione arteriosa, ictus, così come ad aumentato rischio di diabete ed è pertanto fondamentale, una volta fatta la diagnosi, il monitoraggio clinico del paziente da parte di un’équipe medica multispecialistica.