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Italiani e cibo: solo 29 minuti per pasto, ma più attenzione alla salute

Sempre meno tempo dedicato al cibo, in media 29 minuti a pasto, ma cresce la consapevolezza dell’alimentazione come fonte di salute e benessere; la cena diventa il pasto principale e nell’ottica dell’anti-spreco si preferisce acquistare il necessario giorno per giorno mentre aumenta il ricorso al food delivery, ovvero la consegna a casa del cibo ordinato da piattaforme web.

Sono questi i nuovi stili alimentari degli italiani, adattati ai tempi moderni, fotografati dal Rapporto Ristorazione 2018 della Federazione italiana pubblici esercizi (Fipe), presentato oggi alla presenza del ministro della Salute Giulia Grillo e del presidente Fipe Lino Enrico Stoppani.

Italiani, dunque, sempre più consapevoli del ruolo cruciale di una corretta alimentazione per la salute: il 97,1% dichiara infatti che salute e benessere dipendono da ciò che si mangia, ma il 36% della popolazione è comunque in sovrappeso e l’11% è obesa. Resta forte anche il legame con la tradizione, con il 75%
degli italiani che conosce ricette o piatti tradizionali.

Quanto alle preferenze, cala la consuetudine a utilizzare il sale e a consumare carne rossa, ma si consumano anche meno frutta, pane e pasta. In parallelo, cresce la propensione al consumo di verdure e pesce.

Dal Rapporto 2018 emerge inoltre come il settore dei consumi fuori casa rappresenti il 36% della spesa alimentare totale con un valore aggiunto di 43,2 miliardi di euro mentre sono ancora in calo i consumi alimentari in casa. In totale, nel 2018 si sono spesi 237 miliardi di euro in consumi alimentari, dei quali 152 in casa e 85 fuori casa, per una spesa pro-capite pari a 1.408 euro.

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