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Meteorite sopra il mare di Bering, l'esplosione è 10 volte più potente di Hiroshima

Le immagini dal satellite Nasa

Un meteorite è esploso in volo lo scorso 18 dicembre sopra il mare di Bering, al largo della penisola di Kamchatka in Russia, liberando un’energia 10 volte superiore a quella della bomba di Hiroshima. Aveva un diametro di circa 10 metri ed è entrato nell’atmosfera terrestre ad una velocità di 32 chilometri al secondo.

L’esplosione è stata rilevata dai satelliti militari degli Stati Uniti e annunciata dalla Nasa alla 50/ma Conferenza di scienze lunari e planetarie in corso negli Stati Uniti, a The Woodlands. Secondo i dati dell’agenzia spaziale americana, nell’esplosione sarebbe stata liberata un’energia pari a 173 chilotoni (un chilotone è l’energia dell’esplosione di una quantità di mille tonnellate di tritolo), mentre quella della bomba di Hiroshima era stata di 15.

Si tratta della terza esplosione di meteorite, per potenza, nell’arco di 100 anni, che viene dopo solo quella di Chelyabinsk nel 2013 (440 chilotoni) e di Tunguska nel 1908 (almeno di 3 megatoni, dove ogni megatone è pari all’esplosione di un milione di tonnellate di tritolo). L’esplosione in questo caso è avvenuta «sopra il mar di Bering, quindi non ha avuto lo stesso effetto di quella di Chelyabinsk e non è apparsa nelle notizie», ha detto Kelly Fast, del programma di osservazione degli asteroidi vicini alla Terra (Near earth object, Neo) della Nasa.

Il satellite Terra della Nasa e quello giapponese Himawari ne hanno registrato la scia di polveri. Sulla base dei dati militari, i ricercatori della Nasa hanno potuto calcolare che il meteorite è esploso a 25,6 chilometri di altitudine. Eventi del genere avvengono in media una volta ogni 20-40 anni, anche se non esiste una regolarità, come dimostra l’esplosione di Chelyabinsk, avvenuta nel febbraio 2013.

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