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Animali, oggi è la "Giornata mondiale del cane": i film e i libri che lo celebrano

Se la giornata mondiale del cane si celebra il 26 agosto è perchè proprio in quella data la famiglia Page, molti anni fa, adottava il piccolo Sheltie. Colleen Page ai tempi aveva solo 10 anni ma quello con quel cane, e poi di conseguenza crescendo con tutti i cani del mondo, è un amore che non finirà mai fino a portarla a diventare una delle legali di maggior prestigio per quanto riguarda i diritti degli animali. Un valido modo non solo per festeggiare, omaggiare, i nostri amici a quattro zampe, sarebbe quello di metterseli accanto e gustarsi un buon libro o un buon film, magari concedendogli nel frattempo qualche coccola in più. Il tema, oggi, neanche a dirlo, proprio loro: i cani.

Per quanto riguarda la letteratura, accanto a classici come «Il richiamo della foresta» di Jack London con protagonista il San Bernardo Buck, non può che venire in mente il best seller di Garth Stein «L'arte di correre sotto la pioggia», uscito circa 10 anni fa, rimasto per 40 settimane nella classifica del New York Times e già considerato uno dei classici del genere; storia del cane Enzo, voce narrante e amico del pilota Denny.

Altro romanzo con protagonista un cane è «Io e Marley», storia vera dell’amicizia tra un labrador e il giornalista John Grogan, ben presente all’attenzione del grande pubblico anche grazie all’adattamento cinematografico con protagonisti due superstar come Owen Wilson e Jennifer Aniston.

Altra amicizia, splendidamente raccontata, quella tra Ted e il trovatello Merle, che insegnerà al padrone quanto sia indispensabile la libertà nel rapporto tra due persone, anche quando una delle due è un cane; il libro si intitola «La porta di Merle». E’ chiaro che nella maggior parte dei casi si tratta di amicizie, indissolubili, dell’amore dei cani che ci insegna qualcosa, proprio come fa Baudelaire con il disperato padrone Philippe, che in «Un inverno con Baudelarie» perde moglie e lavoro, ma trova il miglior amico possibile. Un pò quello che succede anche a Juliet, che riceve in eredità dal marito Ben la responsabilità di occuparsi di Minton in «Piccoli passi di felicità».

Per chi desidera approcciarsi ad una lettura più tecnica, al limite con la filosofia, consigliatissimo «E l’uomo incontrò il cane» di Konrad Lorenz, il fondatore dell’etologia e premio Nobel per la medicina nel 1973, che ricostruisce perfettamente il rapporto tra uomo e cane. Un rapporto che mai viene esaltato come in «Torna a casa Lassie», origine letteraria di quello che sarà per sempre il cane per eccellenza della tv, Lassie, che affronta mille disavventure per riuscire a riunirsi con il suo amato padrone Joe. Chiaro che l’immaginario canino ha contribuito non poco anche alla storia del cinema, regalandoci una serie di film ormai considerati dei veri e propri cult. Come «Beethoven», il San Bernardo combinaguai adottato dalla famiglia Newton in una commedia del 1992, un successo così strabiliante (quasi 150 milioni di dollari in tutto il mondo) che convinse la Universal a realizzarne altri 7 sequel. Nel 2006 Frank Marshall dirige «8 amici da salvare», storia vera di otto cani da slitta che devono riuscire a sopravvivere nei territori avversi dell’Antartico alla ricerca dei padroni.

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