Twitter ha aggiornato le sue regole contro il linguaggio d’odio per mettere al bando i commenti "disumanizzanti" che prendono di mira l’età, le disabilità e le malattie. In precedenza erano stati proibiti i commenti che mettevano nel mirino la religione. In un post, Twitter cita ricerche che dimostrano come un linguaggio disumanizzante, dove categorie di individui vengono trattate come se fossero meno di esseri umani, aumenta il rischio che alle persone sia fatto del male non solo online, ma anche nella vita reale. Dopo una serie di confronti con esperti, «nel luglio 2019 abbiamo ampliato le nostre regole contro l’odio per includere un linguaggio che disumanizza gli altri sulla base della religione. Oggi - si legge nel post - stiamo espandendo ulteriormente questa regola per includere un linguaggio che disumanizza sulla base dell’età, della disabilità o della malattia». In futuro, ha poi spiegato la compagnia in un tweet, altre categorie saranno aggiunte.