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Internet e Coronavirus, tutte le App per affrontare il post-pandemia

La tecnologia alleato fondamentale per monitorare e contrastare l'epidemia di Coronavirus. Sia a livello nazionale che regionale sono tante le applicazioni utili da utilizzare durante l'emergenza sanitaria. La più famosa è senza dubbio Immuni, capace di scoprire se si è entrati in contatto con qualcuno che si è poi rivelato positivo al virus.

Dopo la sperimentazione in quattro regioni italiane (Abruzzo, Liguria, Marche e Puglia) è diventata disponibile su tutto il territorio. Sono 10.319 i modelli di dispositivo Android supportati dall'app Immuni. Sono esclusi quelli che non hanno il Bluetooth Low Energy o non possono aggiornare Android alla versione 6. E' quanto risulta al ministero dell'Innovazione, in contatto con Google.

Come funziona Immuni? Semplice ed essenziale la schermata della 'Home'. In testa c'è l'invito ad aprire periodicamente Immuni per verificarne lo stato e sotto c'è un box che comunica che il servizio è attivo.

C'è poi una casella cliccabile in cui si ricorda come fare per proteggersi dal virus, contenente tutte le informazioni di sicurezza. Ultimo elemento è un box con le istruzioni sul funzionamento dell'app. Qui viene spiegato che Immuni associa ad ogni telefono un codice casuale, che cambia diverse volte all'ora e non contiene informazioni sul dispositivo o sul proprietario.

I telefoni che si incontrano, si legge, si scambiano i rispettivi codici casuali tramite Bluetooth low energy, che dovrebbe quindi limitare il consumo della batteria. Gli utenti risultati positivi, si legge nelle informazioni sul funzionamento dell'app, scelgono se condividere i propri codici casuali trasmessi nei giorni precedenti così da renderli disponibili agli altri utenti.

A quel punto ogni telefono verifica se ha incontrato in precedenza uno o più dei codici condivisi. In caso di riscontro positivo l'utente viene avvertito. Nella sezione impostazioni c'è la funzione relativa al "Caricamento dati", che richiede l'assistenza di un operatore sanitario autorizzato. Presenti, infine, altre funzioni, tra cui quella per modificare la provincia e quella per lasciare una recensione, oltre ai termini di utilizzo e all'informativa sulla privacy.

Anche la Sicilia ha una sua app dedicata all'emergenza Covid-19, si chiama SiciliaSiCura e per averla bisogna prima registrarsi su siciliasicura.com. Il sistema invia una mail o un sms per ricordare di scaricare l’applicazione e di informare sul proprio stato di salute. A chi accetta di farlo, l’app invia una notifica giornaliera per ricordare che in caso di malessere occorre contattare il sistema sanitario regionale direttamente dallo smartphone e chiamando il numero verde 800458787.

Se si sta male, la segnalazione dell’utente arriva alla centrale Uscat, Unità sanitaria di continuità territoriale turistica. I casi sospetti Covid-19 verranno assistiti dalle unità Asp territorialmente competenti. In caso di soggetto positivo al Covid-19, si attivano le linee guida ministeriali. In caso di ricovero, il paziente verrà indirizzato all’ospedale Covid più vicino. Se necessario l’isolamento, il paziente sarà accolto in una struttura pubblica. A questo scopo si stanno attrezzando le ex Ipab.

In Calabria invece www.rcovid19.it. è il sito  dedicato ad informazioni e servizi per cittadini e organi d'informazione su come gestire l'emergenza Covid19. Ma non è l'unica novità messa in campo dalla Regione: rilasciata anche la nuova app "RCovid19", che consentirà ai cittadini calabresi di ricevere notifiche sul cellulare sulle ultime disposizioni regionali e nazionali in materia di Coronavirus, notizie e aggiornamenti. Sui social, le medesime informazioni vengono veicolate dalla Pagina Facebook della Protezione Civile regionale, seguita da oltre 72.000 calabresi.

Infine anche il bonus vacanze - lo sconto da 500 euro da sfruttare nella struttura ricettiva dove si è scelto di soggiornare - avrà bisogno di un supporto tecnologico. Sarà necessario scaricare l'app "Io", l’applicazione unica dei servizi pubblici, lanciata sugli store ad aprile. A spiegare come istallare l’app sullo smartphone e accedere all’agevolazione è il sito istituzionale io.italia.it. Cinque step illustrano il funzionamento del bonus, che potrebbe fare da trampolino di lancio dell’app.

«A partire dal primo luglio e fino al 31 dicembre 2020 con l'app Io potrai richiedere e spendere il bonus vacanze, previsto dal decreto Rilancio come misura di sostegno al turismo interno dopo l’emergenza Covid-19», si legge sulla pagina web dell’app. Il primo passo sta, appunto, nel download dell’app, si può accedere con Spid o Carta d’identità elettronica. Per procedere alla richiesta del bonus è necessario avere un Isee valido.

Entrando nell’app alla sezione 'pagamenti', si sceglie l’opzione per aggiungere il bonus scegliendo quello "vacanze" dalla lista dei disponibili. Dopo di che il bonus attribuito al nucleo familiare sarà identificato da un codice univoco, a cui sarà associato anche un Qr code leggibile direttamente dallo schermo del telefono. «Ti basterà comunicare all’albergatore questo codice, insieme al tuo codice fiscale, al momento di pagare il tuo soggiorno presso la struttura dove trascorrerai le vacanze», si avverte.

Attraverso la funzione 'condividi' sulla schermata di riepilogo del bonus, 'Io' «crea una copia del codice univoco e del relativo Qr-code che il richiedente può inoltrare (come una semplice immagine) ai componenti del nucleo familiare che non hanno accesso all’app». C'è poi il bottone 'help' per le richieste di informazione o assistenza.

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