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“Detto Fatto” e il tutorial con il carrello, quando la Rai non ha più identità

Riassumiamo. “Detto Fatto”, il pomeriggio su Raidue con Bianca Guaccero, è stato sospeso a seguito dello sciagurato tutorial nel quale una ragazzotta scosciata mostrava come fare la spesa in maniera sexy. Cori indignati si sono levati in tutti i luoghi, in tutti i laghi e in tutti i supermercati, per la palese offensività del tutorial e la proposizione di uno stereotipo femminile di bassissimo tenore. Dopo di ché, storicamente, tre anni addietro, “Parliamone sabato” condotto da Paola Perego, fu parimenti soppresso perché mostrava un cartello che elencava i vantaggi nello sposare una donna dell’Est, ed è ancora viva la polemica su Mauro Corona che a Carta Bianca ha apostrofato con «zitta gallina» la conduttrice Bianca Berlinguer. Non è, quindi, la prima volta che in Rai si mette in mostra l’aspetto più becero del sessismo, salvo poi fare marcia indietro. Tutti sintomi di una assoluta carenza autoriale e di controllo della qualità che persiste alla Rai.

Ora, saltiamo a piè pari il già sentito e, soprattutto, le critiche sull’abbigliamento della ragazza, perché non possiamo rivendicare di andare vestite come vogliamo e poi indignarci se una decide di farsi una crioterapia all’ombelico passando fra i banchi dei surgelati, e seppure vedessimo una casalinga talmente disperata da dover utilizzare le corsie dell’ipermercato per la sua passerella sexy ci ispirerebbe una profonda pena. A noi il tutorial, spacciato come ironico, ci è sembrato sublimare la stupidità. Avremmo riso se ci avessero mostrato una persona che guida il carrello come una monoposto di Formula 1, parla da sola ripetendosi la lista della spesa (tanto con mascherina non si capisce) come se ascoltasse le indicazioni dai box, compiendo in derapata la chicane fra il reparto ortofrutta e la macelleria, alla curva del tabaccaio, supera in velocità la povera scosciata che fa stretching per comprare le patatine (che, si sa, nel ripiano più alto stanno le sottomarche) vincendo, così, la pole position davanti alla cassa, con ciò volendo rappresentare che, chi lavora, ha figli e deve occuparsi della spesa, indipendentemente dal genere, non ha proprio il tempo di ancheggiare davanti al fustino del detersivo.

Dopodiché questo è l’ultimo episodio di una rete che, a nostro avviso non ha identità, qualche settimana addietro hanno spostato Lundini per far posto a Insegno, hanno chiuso dopo venti anni Stracult, dopo una stagione hanno dato il benservito a Simona Ventura e siamo del parere che con questo scivolone, che comunque, consente di mandare in onda ancora le repliche, abbiano trovato la scusa per chiudere un programma comunque modesto.

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