La prima italiana ad aver ricevuto il vaccino anti-Covid della Pfizer-BioNtech è un'infermiera modenese di 30 anni che lavora al Croydon University Hospital. Proprio per il suo lavoro in prima linea contro il coronavirus, mercoledì è stata vaccinata nella capitale britannica. "Sto benissimo, per ora nessun effetto collaterale a parte il braccio un po' indolenzito", ha detto in un'intervista rilasciata al quotidiano Il Resto del Carlino.
"Mi occupo delle ventilazioni e dei caschi, rientravo nella categoria degli operatori ad alto rischio occupazionale – ha spiegato – non ho avuto dubbi e sono contenta di essermi vaccinata, sia per proteggere me stessa sia per non diventare un veicolo di contagio verso pazienti, amici e familiari. Non credo che riuscirò a tornare a casa dalla mia famiglia per Natale. La mia città mi manca molto, so che anche lì la situazione è drammatica e i miei colleghi stanno facendo l’impossibile. A differenza dell’Italia qui non c’è mai stato un vero lockdown e nella prima fase devo dire che il governo inglese, guardando anche all’Italia, avrebbe potuto fare meglio. Ho visto morire tanta gente, anche giovane, tra i quali un mio collega di trent’anni che non aveva patologie, almeno conosciute. Il Covid è subdolo perché in alcune persone, a causa di reazioni immunitarie anomale, può portare a un aggravamento repentino. Senza dimenticare che molti sopravvissuti hanno strascichi importanti, come problemi renali, polmonari o neurologici anche permanenti".
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