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ClubHouse, anche in Italia il social basato sulla voce

Parla Marta Basso, fra i tre co-founder della più grande community del nostro Paese

«Oggi siamo tutti connessi per via della pandemia ma ClubHouse piace perché è una vera innovazione, un’idea genuina e vincente».
Parola di Marta Basso, LinkedIn Top Voice 2020, anima veneta e imprenditrice digitale di successo, fra i tre co-founder di #ClubHouseItalia, la più grande community italiana con più di 1400 iscritti e un palinsesto di contenuti. ClubHouse, il social basato sulla voce, è letteralmente sulla bocca di tutti. Si accede mediante inviti e funziona solo su iOs, due elementi che lo rendono ancora più esclusivo.

Dopo essersi registrati, aver inserito foto profilo e il proprio nome – volendo, una bio - si è liberi di vagare per le stanze, ascoltando passivamente conversazioni e volendo – con un apposito tap – si alza la mano, chiedendo di intervenire (ovviamente liberi di creare nuove stanze).

Il futuro digitale passa da qui, intercettando un mondo composito di utenti che racchiude chi vuole un contenuto più interattivo della radio, gli autori di podcast, le chiacchiere da bar (fioccano le room per commentare i match calcistici) e non solo.

Vero e proprio fenomeno sociale, cosa resterà?

«Difficile dirlo – continua Marta Basso, content creator e co-founder Generation Warriors – sicuramente un modello di condivisione di contenuti di valore e connessione di utenti. Avrebbe potuto farlo Twitter, c’era già una infrastruttura di utenti qualificati da cui partire ma hanno fallito. Logicamente, qualcun altro si è fatto avanti. La genuinità di questa idea semplice e vincente è stata premiata».

ClubHouse ha recentemente ricevuto l’endorsement di Elon Musk, guadagnando visibilità mondiale, nel frattempo «Clubhouse Italia da questa settimana ha un palinsesto molto ricco e strutturato che comincia alle 7 con la rassegna stampa ma ci sono molte novità in arrivo».

Ma come sempre, non mancano le critiche: «ClubHouse è una piccola realtà, appena otto dipendenti con un’audience mondiale. Limiti? Oggi puoi cercare i clubs e le persone ma non le stanze, un limite molto forte. E sicuramente c’è un alert legato alla privacy dei contenuti ma tutto evolve molto velocemente e credo che in futuro potrà diventare una radio-social. Staremo a vedere».

Scambio di idee, creazione di contenuti, svago e personal branding, sia come sia, secondo le stime, con due milioni di utenti attivi ogni settimana, la valutazione di ClubHouse oggi avrebbe raggiunto un miliardo di dollari. E, logicamente, ha tutti gli occhi puntati addosso.

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