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Ddl Zan, mons. Galantino replica a Fedez: numeri strampalati sulle tasse del Vaticano

"Per il bene di tutti e nell’interesse di tutti bisogna vigilare affinché le discriminazioni vengano messe al bando ma bisogna fare attenzione in che modo. Altrimenti le togliamo da una parte e le mettiamo da un’altra". Lo ha detto monsignor Nunzio Galantino, presidente dell’Amministrazione del patrimonio della Santa Sede, in un'intervista al "Corriere della Sera". Sul ddl Zan, monsignor Galantino pensa "che si debba stare attenti a non usare formulazioni che nelle mani, e nelle teste, di malintenzionati diventino strumenti di intolleranza". Fedez, come altri, rivendica la laicità, ma per monsignor Galantino "bisogna distinguere tra laicità di spazi e di contenuti. Se per laico si intende neutro o neutrale, non esistono contenuti laici. Esistono spazi di laicità, sempre sacrosanti, do- ve tutti devono ricevere e dare rispetto", altrimenti si rischia di trovarsi in una situazione simile a quella di un "mercato, dove tutti hanno il diritto di andare ed esporre la loro merce. Nessuno però può pretendere che io esponendo la mia non dica che è una merce di valore e, se possibile, anche migliore di quella degli altri, nel rispetto di tutti. Ma nel messaggio del signor Fedez mi sono fermato alla prima parte".

Il presidente dell'Amministrazione patrimonio Sede tiene a precisare che "l’Apsa ha versato 5.950.000 euro di Imu e 2.880.000 di Ires, solo per il patrimonio della Santa sede. Ma ci sono altre realtà ecclesiali. E pagano". Ad esempio "il Governatorato, che gestisce tutti i beni nelle mura vaticane, paga Imu e Ires, il Vicariato di Roma, la Cei, Propaganda Fide e vari enti religiosi".

"Dopo l’approvazione del consiglio per l’economia, nella seconda metà di luglio, pubblicheremo il bilancio - ha aggiunto - . Le anticipo alcuni dati: sono 4.051 gli immobili (2.904 di proprietà dell’Apsa, 1.147 di altri enti). Tra questi 937 sono pertinenze e 371 ad uso com- merciale". Fedez parla di 5 miliardi sottratti al fisco dal 2005 per strutture a fini commerciali. "Mi piacerebbe sapere da lui chi ha messo in giro queste cifre e da dove le ha ricavate - chiarisce Galantino - : in base a quale legge, su quali immobili. Circolano numeri strampalati che alimentano la leggenda di un immenso patrimonio. Non è così. Se vuole farci una visita abbiamo appena finito l’inventario degli im- mobili, frutto di un lavoro di allineamento con il catasto. Stiamo anche lavorando a un’eventuale intesa con l’Ismea per vedere quali terreni continuare a far fruttare e quali mettere a disposizione di cooperative". Quanto alle chiese "la legge che dispensa dal pagamento delle tasse non riguarda solo la Chiesa cattolica ma tutte le confessioni religiose. Come le onlus, i partiti, i sindacati".

Tra i temi toccati, anche quello dei casi di pedofilia trai religiosi: "I casi accertati di pedofilia consumati sulterritorio italiano sono giudicati dai tribunali italiani - assicura Galantino - . Ma questo riguarda anche l’estero. Sapete bene che il cardinal Pell, assolto dalle infamanti accuse, dopo 2 anni di carcere è stato giudicato da un tribunale australiano. Forse anche su questo il signor Fedez non è bene informato. Come diceva Kierkegaard i numeri non decidono la verità. Nemmeno i follower".

Cosa ha detto Fedez?

«Riassumendo: il Vaticano - scrive Fedez su Twitter nel commentare l’intervento della Chiesa durante l’iter di approvazione del ddl Zan - che ha un debito stimato di 5 miliardi di euro su tasse immobiliari mai pagate dal 2005 ad oggi per le strutture a fini commerciali dice all’Italia «guarda che con il Ddl Zan stai violando il #Concordato». Ovviamente il twitter di Fedez ha scatenato i social, che com'era prevedibile, si sono espressi in commenti pro e contro la posizione di Fedez.

 

 

 

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