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Si celebra il Fact-Checking Day, per combattere il virus della disinformazione

Si celebra oggi, 2 aprile,  l’International Fact-Checking Day, la giornata internazionale dedicata al fact-checking: un’occasione per promuovere la verifica delle informazioni e fornire indicazioni pratiche al pubblico per il contrasto alla disinformazione. L’International Fact-Checking Day è un’occasione per attività di promozione e divulgazione della verifica dei fatti e della media literacy (educazione ai media) presso il pubblico, ricordando quali sono le buone pratiche da seguire per fruire un’informazione corretta e proteggersi dalla disinformazione. Ogni progetto di fact-checking è libero di promuovere le proprie attività a livello nazionale, privilegiando un approccio pratico e attività che coinvolgano il pubblico.

La pandemia da Covid-19 ha avuto un duplice impatto sul mondo dell’informazione. Dal lato dei giornali, ha portato a far fronte all’infodemia, una notevole mole di notizie difficilmente controllabili. Le redazioni hanno così dovuto compiere una scelta: o dare la notizia senza analizzarne la fonte, rendendosi complici della diffusione di fake news, oppure – e si parla di una minima parte dei giornali – darla solo dopo un’analisi di attendibilità. Dal lato dei lettori, la quantità di informazioni circolanti e spesso in disaccordo tra di loro li ha resi più sensibili a fidarsi di contenuti falsi. Gli effetti sono un clima di sfiducia verso il mondo dell’informazione e un’opinione pubblica viziata, che minano la salute del sistema democratico.

Molte sono le iniziative delle istituzioni europee e italiane per combattere la disinformazione. L’Edmo (European digital media observatory) è un team di fact-checker e accademici finanziato dall’Unione europea che fornisce supporto a redazioni di giornali e governi nella lotta alle fake news. Sul piano nazionale, importante è il lavoro dell’Agcom, Autorità indipendente per le garanzie nelle comunicazioni, che ha istituito un Osservatorio sulla disinformazione online e pubblica frequenti report sul tema.

Ma i lettori possono contribuire a questa sfida, partecipando in modo attivo al processo di fact-checking. In Italia l’unico esempio del genere è Facta, un progetto che fa parte dell’Ifcn, nato esattamente un anno fa e voluto dal giornale online Pagella Politica. Per l’International fact-checking day Facta ha lanciato una serie di iniziative via social network: un quiz per testare la sensibilità degli utenti alla disinformazione e contenuti nativi Instagram con consigli pratici su come arginarla.

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