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Birra e vino fanno invecchiare il cervello di 2 anni: lo studio su Nature

Lo studio è destinato a far discutere. E' firmato da  “Nature Communications” che presenta i risultati di una ricerca condotta sui dati di oltre 36.000 individui adulti. Secondo i ricercatori francesi chi beve rischia di ritrovarsi comune cervello più piccolo della norma. Secondo Nature Communications vi sarebbe un’associazione tra il consumo di alcool e la riduzione del volume cerebrale che inizia a manifestarsi anche con un livello medio di consumo di alcolici di meno di un’unità alcoolica al giorno – l’equivalente di circa mezza birra – e che aumenta con ogni unità alcoolica aggiuntiva. Gli studiosi hanno chiarito, ad esempio, che stante ai loro dati, nei cinquantenni, quando il consumo medio aumenta da un’unità di alcool (circa mezza birra) al giorno a due unità (una pinta di birra o un bicchiere di vino), ci sono cambiamenti associati nel cervello equivalenti a un invecchiamento di due anni. Passare da due a tre unità alcooliche alla stessa età è come invecchiare di tre anni e mezzo.

“Questi risultati contrastano con le linee guida scientifiche e governative sui limiti di consumo sicuro”, afferma Henry Kranzler, uno degli autori dello studio e direttore Center for Studies of Addiction dell’Università della Pennsylvania. “Ad esempio, sebbene l’Istituto nazionale per l’abuso di alcool e l’alcoolismo raccomandi alle donne di consumare in media non più di una unità al giorno, i limiti raccomandati per gli uomini sono il doppio, una quantità che supera il livello di consumo associato nello studio con la diminuzione del volume del cervello”.

Un’ampia ricerca ha esaminato il legame tra il bere e la salute del cervello, con risultati ambigui. Sebbene esistano prove evidenti che il consumo eccessivo di alcool provochi cambiamenti nella struttura del cervello, comprese forti riduzioni della materia grigia e bianca nel cervello, altri studi hanno suggerito che livelli moderati di consumo di alcool potrebbero non avere un impatto sul cervello, o anche che il consumo leggero di alcool potrebbe avvantaggiare il cervello negli anziani. Queste indagini precedenti, tuttavia, non avevano sondato un così grande set di dati, come lo studio apparso ora su “Nature Communications”.

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