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Gite d'istruzione "inclusive": dal Ministero 50 milioni per le scuole italiane

Partecipare al viaggio d’istruzione o alla visita guidata promossi dalla scuola? La risposta non è così scontata, visto che le proposte non sono sempre esattamente tutte a portata di ogni tasca. Ma arriva una buona notizia per il prossimo anno scolastico. Dopo un’apposita ricognizione, su input del ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara, sono state individuate risorse economiche disponibili nell’ambito dello stanziamento del “Fondo per l’arricchimento e l’ampliamento dell’offerta formativa e per gli interventi perequativi” istituito dalla legge 440 del ’97: 50 milioni di euro che consentiranno alle scuole di coinvolgere il più ampio numero possibile di studenti e studentesse per prendere parte sia a viaggi d’istruzione che a visite didattiche per il prossimo anno scolastico.

Un’azione di sistema che per la prima volta vede assegnate risorse dedicate a queste finalità e destinate “con  particolare attenzione per i ragazzi provenienti da famiglie meno abbienti”. L’intervento vuole sostenere e incoraggiare la ripresa dei viaggi d’istruzione anche in considerazione del problema dei rincari, ma intende soprattutto offrire a studenti e studentesse la possibilità di seguire le esperienze programmate fuori dalla scuola.

«La difesa del diritto allo studio è una priorità per il ministero dell’Istruzione e del merito - ha dichiarato il ministro Giuseppe Valditara - e presuppone la partecipazione di ogni giovane, senza che sia di pregiudizio la propria condizione sociale, a tutte le esperienze formative offerte dalla scuola. Tra queste rientrano a pieno titolo i viaggi d’istruzione e le visite didattiche- ha specificato il ministro-  importanti occasioni di apprendimento e di crescita umana e civica. È per questo che sosterremo concretamente il ritorno al loro pieno utilizzo, nel rispetto dell’autonomia scolastica, anche per raggiungere un completo recupero della socialità dei ragazzi dopo le limitazioni imposte dalla pandemia».

Parole che riportano al valore didattico ed educativo delle attività organizzate dalle scuole fuori dall’aula riconfermando l’importanza culturale delle azioni integrative delle lezioni tradizionali e della loro rilevanza nel Piano triennale dell’offerta formativa. Infatti, molte uscite sono valide esperienze formative di apprendimento, occasioni per integrare e amplificare le conoscenze curricolari e momenti costruttivi di maturazione per i processi di relazione e socializzazione.

L’erogazione dei fondi dedicati alle uscite con fini didattici, come annunciato dal dicastero di Viale Trastevere, avverrà tramite un apposito avviso che, oltre a quantificare l’importo da assegnare - secondo criteri oggettivi e trasparenti- fisserà le istituzioni scolastiche beneficiarie. A loro volta le scuole, sulla scorta di precise indicazioni operative, individueranno i reali fabbisogni  delle famiglie che potranno fruire della nuova misura. Il Ministero assicura che l’assegnazione delle risorse avverrà secondo una procedura snella e veloce in modo che la programmazione dei viaggi e delle visite d’istruzione possa avvenire nei tempi utili in coerenza con il Piano triennale dell'offerta formativa.

Altri 150 milioni anche per Erasmus

Ma non basta, ci saranno più risorse anche per potenziare il programma Erasmus. Sono stati destinati 150 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per incentivare scambi ed esperienze formative all’estero riservati a studenti, studentesse, docenti e personale scolastico. Inoltre, tra le altre misure che confermano l’impegno su attività didattiche extrascolastiche, con un decreto del 27 marzo scorso, per quest’anno scolastico, il Ministro ha già autorizzato attività formative  di orientamento all’estero e assegnato alle scuole delle regioni Abruzzo, Molise  e  Sardegna 41,5 milioni di risorse residue Pon per favorire la transizione scuola-lavoro.  Ecco che, finalmente, dopo il lungo periodo pandemico, tutte queste nuove risorse dedicate, offriranno alle scuole, per il prossimo anno, grandi opportunità di percorsi ed esperienze extracurriculari.

 

La soddisfazione della dirigenza scolastica

«Accogliamo con grande entusiasmo e plaudiamo all’impegno del Ministro Valditara che ha inteso sottolineare il valore formativo dei viaggi d’istruzione - dichiara il dirigente Saverio Candelieri dell’ITT.“G. Malafarina” di Soverato (Cz) -  Non si può non prendere atto del fenomeno dei “rincari generalizzati” che si stanno verificando nel settore. Trecento, quattrocento euro, per fare un esempio, investiti in un viaggio di istruzione possono fare la differenza non solo per una famiglia a basso reddito, ma anche per quelle a reddito medio, ancor più se i figli in viaggio di istruzione sono più di uno. Le difficoltà sono tali che molto spesso ne determinano la rinuncia. Siamo profondamente consapevoli che se tutti gli studenti sono posti in equivalenti condizioni per poter fruire delle opportunità formative, ne trae un beneficio un’idea più solida e matura di scuola». Un  capitolo a parte riguarda le esperienze formative all’estero, in riferimento al programma Erasmus: «È una opportunità da incentivare».

Soddisfazione per l’intervento esprime Bruno Lorenzo Castrovinci dirigente dell’ITT Majorana di Milazzo: «Un’azione virtuosa che attua pienamente i principi dell’autonomia per una scuola inclusiva, promotrice della didattica esperienziale, ovvero l’azione e la sperimentazione concreta dei concetti che si basano sull’esperienza e sull’esplorazione, i campi di esperienza della scuola dell’infanzia estesi, in questo modo, ad ogni fascia d’età. Lo sapevano bene Dewey, Lewin, Piaget e Kolb che, con le loro teorie pedagogiche, hanno creato le fondamenta della didattica esperienziale, la quale trova proprio nei viaggi d’istruzione la sua naturale applicazione. Tali attività didattiche offrono, quindi, strumenti che permettono di apprendere, divertendosi, attraverso l’esperienza cognitiva, emotiva e sensoriale, in linea con le nuove tendenze dell’Edutainment e, trattandosi di attività all’aperto, dell’outdoor learning».

«Senza dubbio, le nuove disposizioni provenienti dal MIM su queste attività altamente formative per ragazzi e ragazze  rappresentano una splendida opportunità di crescita della loro socialità e della conoscenza artistica del territorio italiano ed estero. – dichiara Rosita Paradiso, preside del Polo Brutium di Cosenza - Queste attività “fuori dall’aula” rafforzano l’autonomia, l’entusiasmo, la responsabilità di ragazze e  ragazzi, i quali,  nel contempo, divertendosi apprendono in modalità informale coniugando le discipline curricolari con l’esperienza diretta, senza  escludere nessuno per mancanza di mezzi economici».

Per Sonia Barberi dirigente dell'I.C. Carducci Vittorino da Feltre di Reggio Calabria «è indiscussa la finalità educativa dei viaggi. L'iniziativa del Ministero assume un valore importante in un periodo in cui si esce dal buio del Covid, si avverte ancora di più la necessità di recuperare il tempo perduto, anche in un'ottica inclusiva, il viaggio diventa occasione di crescita personale e di gruppo. L'esperienza con i coetanei rappresenta un'evasione dal nido familiare, significa aprirsi al mondo. Il tutto, insieme all'incontro e confronto con la cultura e la storia del luogo che si visita. L'azione del ministero è efficace  per tanti aspetti: umano sociale e culturale e viene proposta in un'ottica che intende garantire il viaggio a tutti, anche alle famiglie meno abbienti».

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