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La privacy non ostacola il progresso: a Roma il Garante fa discutere i “big”

La privacy non è un ostacolo, ma un valore da difendere nelle corrette dinamiche di sviluppo personale, sociale, economico, tecnologico. La tutela dei dati come diritto individuale imprescindibile, che non può e non deve essere sacrificato a logiche di profitto. Una consapevolezza del tutto insufficiente rispetto all’avanzare dei fronti di rischio, soprattutto in alcune aree del Paese: su esse va concentrato un impegno comune alla sensibilizzazione.

È la sfida lanciata dal Garante per la protezione dei dati personali a State of Privacy 2023, la seconda edizione dell’evento che a Roma al Museo nazionale etrusco di Villa Giulia, in collaborazione con le Università di Roma Tre e di Firenze, ha riunito più di 250 rappresentanti tra istituzioni nazionali e internazionali, pubbliche amministrazioni, Big Tech, media e servizi di comunicazione, grandi aziende, mondo finanziario, oltre a esperti e studiosi. Cuore dell’evento è stato il lavoro dei 19 tavoli tematici (advertising, cloud, cybersecurity, diritti umani, Data protection officer, enforcement, genetica, intelligenza artificiale, Internet of Things e smart cities, legal design, media e comunicazione, minori, neuroscienze, Pubblica amministrazione digitale, procedimento legislativo, salute, servizi finanziari, sostenibilità, telemarketing), che hanno consentito di mettere a confronto esperienze e impegno con la produzione di documenti di sintesi che saranno condivisi e diffusi. Al tavolo tematico su Media e Comunicazione ha preso parte anche il presidente e direttore editoriale di Società Editrice Sud Gazzetta del Sud Giornale di Sicilia Lino Morgante, con il coordinamento del prof. Ruben Razzante di Unicatt e numerosi interventi di alto profilo.

In apertura, il presidente del Collegio Pasquale Stanzione ha ribadito l’importanza della conoscenza sulla tutela dei dati personali soprattutto in ambiente digitale, anche in riferimento ai drammatici casi di cronaca degli ultimi giorni, in modi diversi legati ad un uso gravemente distorto dei canali social di condivisione. Il sottosegretario all’Innovazione Alessio Butti, in collegamento, ha ribadito come la tutela della privacy non sia un freno all’innovazione, ma vada comunque regolamentata senza un sovrapporsi di regole.

Alla lunga e articolata kermesse, condotta da Riccardo Luna, direttore di Italian Tech, e da Baldo Meo, responsabile dell’Ufficio comunicazione del Garante, sono intervenuti la vicepresidente dell’Authority Ginevra Cerrina Feroni, che ha delineato le inquietanti invasioni alla nostra privacy di fronte alle quali ci troviamo quotidianamente, accettandole senza neanche sapere bene perché, tanto “non ho niente da nascondere”. Ai componenti Agostino Ghiglia e Guido Scorza, “anima” dell’imponente evento del quale ha curato l’impegnativa organizzazione, il compito di approfondire i temi dell’educazione digitale e dell’impatto delle intercettazioni telefoniche sulla riservatezza.

Mario Camisani Calzolari, sul palco con il papà divulgatore Marco, ha raccontato da undicenne “navigato” tutte le insidie che incontrano i più piccoli a causa della carente informazione sui rischi del web in materia di privacy, mentre il direttore del Museo Valentino Nizzo ha affrontato alcuni interessanti aspetti legati alla tutela della riservatezza nei luoghi d’arte e per la condivisione delle opere. In collegamento Antonio Nicaso, membro del Centro Studi della Fondazione Magna Grecia, ha presentato lo studio sulle mafie nell’era digitale, al centro dell'intervista tra Luna e Marcello Ravveduto, componente del centro studi della Fondazione. Presenti all’incontro il presidente della Fondazione Nino Foti e il responsabile Iniziative speciali Franco Sensi.

Di grandissimo spessore l’intenso intervento di mons. Antonio Spadaro, appena nominato da Papa Francesco sottosegretario per il Dicastero della Cultura e dell'Educazione della Santa Sede, che ha invitato a proteggere la propria individualità da fake news e “chiacchiericcio”, come lo definisce il pontefice.

Tra i presenti la rettrice dell'Università di Firenze Alessandra Petrucci, il rettore di Roma Tre Massimiliano Fiorucci; Paola Inverardi, rettrice del Gran Sasso Science Institute; Gary Davis, Global Senior Director of Privacy di Apple; Peter Fleischer, Global privacy Counsel di Google; Stefano Fratta, Global Privacy Engagement Director di Meta; Alison Howard, Assistant General Counsel Privacy Regulation di Microsoft; Shalini Kurapati, CEO di Clearbox AI. In apertura l’apprezzata esibizione della banda della Guardia di Finanza.

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