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Nuova era per gli smartphone, con l'IA genereranno testi e foto: si chiamano GenAI, entro 3 anni ce ne saranno 1 miliardo

Che da diversi mesi registra record negativi per la congiuntura economica e le poche innovazioni. A dare uno sprint potrebbe essere l’immancabile intelligenza artificiale generativa, la stessa tecnologia alla base di ChatGpt.

La rivoluzione del settore la faranno gli smartphone GenAI che possono generare testi, foto, fare la traduzione in simultanea e svolgere compiti su richiesta dell’utente. Nei prossimi tre anni ce ne saranno in giro oltre 1 miliardo.

«L'intelligenza artificiale è stata una caratteristica degli smartphone negli ultimi anni. Ora ci aspettiamo l’emergere di smartphone ottimizzati come i modelli GenAI - sottolinea Peter Richardson, ricercatore di Counterpoint Research, la società che ha messo a punto un’analisi - Stiamo entrando in un’era in cui gli utenti di smartphone non avranno più bisogno di adeguarsi ai propri dispositivi, con gli smartphone GenAI sarà il contrario».

Secondo gli analisti, dal 2024 al 2027, saranno immessi sul mercato oltre 1 miliardo di smartphone con a bordo l’IA generativa. Già nell’anno che sta per arrivare è prevista la distribuzione di 100 milioni di unità, nel 2027 le previsioni puntano su 522 milioni, con una crescita annuale dell’83%. Questo tipo di dispositivi, rispetto al settore nel suo intero, prenderà il 3% della quota di mercato a fine 2023, l’8% a fine 2024. Per poi crescere e toccare il 40% nel 2027.

Gli analisti definisco questi smartphone come un insieme di dispositivi che utilizzano l’intelligenza artificiale generativa per creare contenuti originali, anziché limitarsi a fornire risposte pre-programmate o eseguire attività predefinite. Ad esempio potranno creare contenuti personalizzati, immagini, fare la traduzione in tempo reale e avere assistenti digitali più intelligenti con consigli e stili di conversazione non predefiniti.

Insomma, un livello oltre gli attuali smartphone che hanno a bordo una intelligenza artificiale più intuitiva che generativa per migliorare le immagini, riconoscere suoni o trascrivere messaggi.

Secondo Counterpoint, Qualcomm per i processori e Samsung per i dispositivi saranno le prime due aziende a imporsi nel segmento GenAI. Quest’ultima in particolare, similmente a quanto fatto con i dispositivi pieghevoli conquisterà quasi il 50% della quota di mercato nei prossimi due anni, seguita dalle cinesi Xiaomi, Vivo, Honor e Oppo.

E secondo le indiscrezioni già a gennaio, tra qualche settimana, l’azienda sudcoreana dovrebbe lanciare il nuovo Galaxy S24 con a bordo l’IA generativa Gauss, svelata a novembre. Potrà gestire attività come traduzioni e riepilogo di documenti, scrittura di e-mail e creazione di immagini, alla stregua dei chatbot già sul mercato.

Gli smartphone della nuova famiglia, così come molti altri in uscita nel 2024, potranno contare su un hardware dedicato proprio a funzionalità di intelligenza artificiale, grazie al processore Snapdragon 8 Gen3. Ma la corsa tra i big della tecnologia è aperta: Google sta già testando l’IA generativa sul suo smartphone Pixel 8, mentre il Ceo di Apple Tim Cook ha fatto sapere che l’azienda «sta investendo parecchio».

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