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Parlare con una persona morta? Arriva Eternal you, l'Ia per parlare col caro estinto

Al Sundance Film Festival viaggio fra avatar digitali, lutto e aldilà

Se avessi la possibilità di parlare con una persona amata che è morta, coglieresti l'occasione? E' la domanda al centro di Eternal You, il nuovo documentario di Hans Block e Moritz Riesewieck al debutto al Sundance Film Festival che propone un viaggio tra il mercato in crescita per servizi che garantiscono in varie forme, grazie all'intelligenza artificiale, l'immaginario ma spesso molto realistico dialogo fra viventi e cari estinti.

In 'Eternal you' "mostriamo come qualcosa che sembrerebbe fantascienza sia già disponile oggi.

Il fatto è che queste compagnie continuano a migliorare nell'imitare la vita umana, le emozioni, le caratteristiche specifiche di ogni defunto. Gli avatar diventano sempre più simili alla persona in una maniera sconcertante. E' una tecnologia, che però presenta ancora così tanti rischi e conseguenze, la cui portata non possiamo ancora realmente comprendere " hanno spiegato i due registi al Sundance.

Il documentario segue le esperienze di alcuni clienti di questi servizi, come Josh, che attraverso la startup Project December (che ricrea la personalità del defunto unendo a particolari e ricordi offerti dai clienti, immense banche dati) può chattare regolarmente con la sua ragazza del liceo, morta ancora prima del diploma per una malattia incurabile.

L'inventore di Project December, Jason Rohrer non sembra considerare nella sua attività scrupoli morali o etici: " Non è mia responsabilità fermare questa tecnologia perché alle persone potrebbero non piacere le risposte che dà - osserva .- L'aspetto anche più spaventoso che sta emergendo, mi dà i brividi ma a me piacciono anche quei brividi".

Tra i vari servizi ci sono anche aziende come Hereafter, che fa interagire i vivi con una versione audio del proprio caro scomparso o Yov, che ricrea alter ego digitali quasi uguali agli originali, attingendo a video, telefonate e conversazioni della persona scomparsa. C'è poi l'incontro con Jang Ji Sung, mamma sudcoreana che pur di poter riparlare con la figlia Nayeon , morta a sette anni, ha accettato di sottoporsi all'esperimento realizzato da un programma televisivo, Meeting you, che le ha proposto un incontro in realtà virtuale con la bambina ricreata al computer.

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