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Giovane e sexy, polemiche sul Cristo di Siviglia dipinto da Salustiano Garcia

Giovane, bello, quasi nudo e senza croce: è l’immagine di Cristo scelta dalle Confraternite di Siviglia per il cartellone che pubblicizza i riti della Settimana Santa che ogni anno portano nella città spagnola migliaia di pellegrini e turisti. Una immagine non usuale della passione e resurrezione che ha indignato soprattutto i tradizionalisti secondo i quali ci troviamo di fronte ad un "Cristo gay» o che comunque ammicca al mondo queer. Su change.org è stata anche aperta una petizione per il ritiro dell’immagine che, fino a questo momento, ha già raccolto oltre 12mila firme.

L’autore dell’opera è il pittore Salustiano Garcia che, presentando l’opera, ha detto di essersi ispirato al figlio. E intervistato dalle tv ha difeso la sua opera: «Se qualcuno vede nell’immagine qualcosa di peccaminoso è malato e ha bisogno di aiuto».

Il consiglio degli avvocati cristiani sta pensando di presentare un esposto e accusa l’artista di avere amicizie all’interno del Consiglio delle Confraternite sostenendo dunque che la sua immagine sia stata scelta per questo motivo. La scelta è come sempre delle Confraternite che gestiscono la realizzazione di processioni e riti che fanno della Settimana Santa di Siviglia uno degli eventi più seguiti al mondo nel periodo pasquale. Ma c'è chi punta il dito anche contro l'arcivescovo, monsignor José Ángel Saiz Meneses.

«La colpa è di coloro che lo tollerano, per esempio, la giunta delle Confraternite di Siviglia o lo stesso arcivescovo», accusa padre Jorge Gonzales Guadalix, sacerdote della arcidiocesi di Madrid. L’arcivescovo Saiz Meneses cerca di placare le polemiche e chiede di «fissare lo sguardo su Cristo, di concentrarci sull'essenziale e seguire le sue orme», come ha detto nell’ultima omelia, secondo quanto riferito dal settimanale cattolico Vida Nueva.

Ma l’arcivescovo di Siviglia è stato costretto ad aggiornare lo status del suo profilo X per non consentire commenti, considerata l’ondata di richieste di condanna e rimozione dell’immagine.

In questi stessi giorni un’altra polemica c'è stata a Palermo, sempre sulla raffigurazione di Cristo. Al centro delle polemiche l’opera «Cristo in gonnella» annunciata dai frati conventuali. L’immagine ha una sua lunga tradizione ma sui social nei giorni scorsi erano comunque arrivate contestazioni. L'esposizione - si legge sull'account Facebook dei frati che però non forniscono spiegazioni - è stata annullata.

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