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Elodie diventa ambasciatrice di Save The Children. Al via al Quarticciolo di Roma il progetto "Prendersi cura"

La cantante Elodie diventa ambasciatrice di Save the Children per difendere i diritti delle bambini più vulnerabili. In occasione del lancio del progetto "Prendersi cura», per contrastare la povertà educativa nel quartiere Quartaccio di Roma, dove Elodie è cresciuta, la cantante diventa ambasciatrice dell’organizzazione per assicurare un futuro ai bambini, in particolare quelli che vivono in contesti svantaggiati e privi di servizi nelle periferie italiane.

«Ho deciso di impegnarmi con Save the Children perché sono stata una bimba anch’io e so quello che è mancato nella mia infanzia. Credo che ogni adulto dovrebbe impegnarsi per far sì che il futuro di tutti i bambini sia dignitoso e rappresenti la realizzazione di tutte le loro potenzialità e i loro desideri», ha detto Elodie, che nei giorni scorsi ha incontrato un gruppo di alunni della scuola primaria del plesso «Andersen" dell’Istituto comprensivo Pio La Torre a Quartaccio, alcuni dei quali saranno protagonisti del progetto «Prendersi cura».

 

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Elodie - viene spiegato in una nota - diventa ambasciatrice di Save the Children al termine di un percorso iniziato nel marzo del 2022, quando la cantante scelse di sostenere i progetti dell’organizzazione per i bambini ucraini coinvolti nella guerra appena scoppiata. «Siamo molto contenti e orgogliosi che Elodie abbia scelto di entrare a far parte della nostra famiglia e di condividere il nostro impegno"ha affermato Claudio Tesauro, presidente di Save the Children. «Prendersi cura» è destinato a un primo gruppo di minori tra i 6 e i 17 anni che vivono al Quartaccio.

L’intervento prevede la definizione di un piano educativo individuale incentrato sulla risposta a bisogni puntuali dei minori, partendo dai loro desideri e aspirazioni, con il pieno coinvolgimento delle famiglie, delle istituzioni scolastiche e dei servizi attivi sul territorio. Il progetto è realizzato in collaborazione con l'Istituto Comprensivo «Pio La Torre» e con la Cooperativa Sociale S. Onofrio.

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