Che Roberto Benigni non fosse più il mangiapreti e fustigatore di tonache degli inizi di carriera e dell’arboriano «Pap'occhio» ormai è evidente a tutti. Ma di vederlo tenere un monologo in Piazza San Pietro a fianco del Papa, in occasione dell’Angelus domenicale, finora non se lo aspettava nessuno. E invece è proprio quello che accadrà domenica 26 maggio, quando davanti a papa Francesco e ai piccoli provenienti da tutto il mondo, sarà l’attore e regista Premio Oscar a concludere sul sagrato di San Pietro la prima Giornata Mondiale dei Bambini.
Un evento di portata mondiale
Sono passati tanti anni dal sarcastico, e seppure in qualche modo affettuoso, «wojtylaccio», e in Vaticano c'è chi ha pensato che nessuno potesse interpretare meglio, e in mondovisione, i valori di questo maxi-evento dedicato all’infanzia se non il protagonista de «La vita è bella». Ecco quindi che la Giornata mondiale, che inizierà sabato 25 maggio, si concluderà domenica 26 in Piazza San Pietro con la messa presieduta alle 10.30 dal Papa e quindi il monologo di Roberto Benigni dopo la recita dell’Angelus.
Il programma della due giorni
Secondo il programma presentato oggi alla stampa, la due giorni si aprirà appunto il sabato alle 15.30 allo Stadio Olimpico con un incontro fatto di musica, sport, riflessioni e spiritualità al quale parteciperanno i bambini provenienti da oltre 100 nazioni. Il Pontefice darà il «calcio d’inizio» con una partita tra i bambini e i calciatori internazionali capitanati da Gianluigi Buffon.
L’evento all’Olimpico sarà condotto da Carlo Conti e si aprirà con una sfilata di oltre 100 delegazioni in abiti tradizionali. Saranno presenti gruppi di bambini provenienti anche dall’Ucraina e da Gaza, come pure dal Congo, dalla Siria, dall’Etiopia. I momenti musicali vedranno tra gli altri Renato Zero, Al Bano, Orietta Berti, Carolina Bencivenga. Quindi le domande dei bambini al Papa; le testimonianze di Catherine Russell, direttore esecutivo Unicef, di Lino Banfi, del regista Matteo Garrone, col protagonista del suo film «Io Capitano», il senegalese Seydou Sarr. Quindi lo spettacolo del Cirque du Soleil e infine la proiezione del trailer del cortometraggio «La Casa di tutti» dei Manetti bros.
Un messaggio di speranza
«L'istituzione di una Giornata mondiale dei bambini, fortemente voluta da papa Francesco, è un evento di portata mondiale, non solo per la storia della Chiesa, ma per l’umanità - ha dichiarato il coordinatore, padre Enzo Fortunato -. Un controcanto di speranza, un segnale ai signori della guerra. Vogliamo guardare il mondo con gli occhi dei bambini che sono la speranza dei popoli, il loro futuro. La semplicità del loro cuore è un dono di Dio e, per chi sappia accoglierlo, la possibilità della pace».
Testimonianze commoventi
Fra le testimonianze di oggi, toccanti quelle delle giovani Hanna Imordi, nigeriana, e Rahila Saya, dell’Afghanistan, che seguono il programma Global Humanities all’Università La Sapienza di Roma: la prima è giunta in Italia attraverso il Mediterraneo sei anni fa; la seconda è una profuga che cerca di dare voce alle donne del suo Paese, trovando anch’essa la sua dimensione e una nuova vita in Italia.
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