«Siete gay? Cercate un altro bed and breakfast». Questo è ciò che si è sentita rispondere una coppia di ragazzi che aveva cercato una stanza in un B&B nelle campagne di Busca, a pochi chilometri da Cuneo. Marco, uno dei due ragazzi coinvolti, ha denunciato il fatto al sito Gay.it, raccontando di avere prenotato tramite il portale Booking.com. Dopo la conferma, ha domandato alla titolare, racconta, «se fosse un problema se assieme a me fosse venuto il mio compagno": lei ha risposto di sì, affermando che la cosa avrebbe potuto creare problemi con gli altri ospiti. La donna lo conferma anche dopo la denuncia di Gay.it: «Sono dodici anni che ho la struttura, ho sempre accettato tutti senza problemi. Però se vengo messa su certi circuiti e portali specifici, poi mi arrivano solamente persone gay, e a me non va bene». L’albergatrice precisa di non avere rifiutato la coppia: "Ho solo detto loro che prima di confermare la prenotazione avrei dovuto chiedere agli altri ospiti. Mi è già successo - precisa la donna - che alcuni clienti mi abbiano detto che non sarebbero più venuti, se ci fossero stati altri ospiti omosessuali». Su Booking e altri portali analoghi il B&B ha valutazioni eccellenti dalla clientela: ideale «se desiderate una vacanza tranquilla», si legge sul sito ufficiale. La proprietaria ora protesta: «Ce l’hanno con me, vogliono danneggiarmi. Non devo giustificarmi per chi voglio o non voglio ospitare nella mia struttura». A causa di alcuni problemi, aggiunge, ha deciso di non ospitare più bambini: «Ma nessuno ha sollevato polemiche" sottolinea. «Un atto discriminatorio è sempre grave, ma in questo momento è doppiamente grave che e persone si sentano libere di mettere in atto azioni di questo tipo senza nessuna remora. Questo governo sta legittimando questo tipo di pensiero» commenta Elisabetta Solazzi, presidente di Arcigay Grandaqueer. L'associazione Assoutenti intanto fa sapere che la questione sarà portata all’attenzione della procura di Cuneo, annunciando la presentazione di un esposto: «La legge italiana non prevede che una struttura ricettiva possa rifiutare un cliente sulla base del suo orientamento sessuale» sostiene il presidente Gabriele Melluso, per il quale «il soggiorno può essere negato solo nei casi in cui non vi siano alloggi disponibili, o se il cliente non dispone di documenti identificativi». Assoutenti chiede inoltre agli enti competenti di «valutare il ritiro della licenza al titolare del B&B e la chiusura dell’esercizio».