In piazza a Napoli l'opera di Gaetano Pesce che rappresenta Pulcinella: polemiche e ironia sul web
Da oggi e fino al 19 dicembre in piazza Municipio, i napoletani e i turisti si imbatteranno nell’installazione d’arte pubblica "Tu si 'na cosa grande", concepita per la città di Napoli dall’artista Gaetano Pesce, scomparso lo scorso 3 aprile, per il programma "Napoli contemporanea", voluto dal sindaco, Gaetano Manfredi, e curato da Vincenzo Trione, consigliere del sindaco per l’arte contemporanea e l’attività museale.
Il significato dell'opera
L’installazione nel suo insieme simboleggia l’affetto che Gaetano Pesce provava per Napoli. Ma l’opera, già da ieri, mentre era in corso l’allestimento, ha suscitato per la sua forma "fallica" polemiche e sfottò tra cui anche quello dell’ex sindaco, Luigi de Magistris, che sui social ha commentato: "Napoli cresce, da Pistoletto a Pesce," facendo riferimento alla precedente e ugualmente discussa installazione, la Venere degli stracci di Michelangelo Pistoletto. Un dibattito a cui non si è sottratto oggi il sindaco, Gaetano Manfredi, che ha affermato: "Inizialmente quando l’ho vista ho pensato quello che hanno pensato anche gli altri. Penso che sia un pensiero che è arrivato a tutti ed è un pensiero molto napoletano. Lo dobbiamo prendere anche come un pensiero di buon augurio, ma l’idea dell’opera è di una rappresentazione stilizzata del rapporto tra Pulcinella e il cuore dei napoletani. E poi - ha concluso - l'arte contemporanea deve far discutere, il dibattito è segno di una città viva."
Composizione dell'installazione
L’opera si compone, nel suo unicum, di due sculture: un abito di Pulcinella, appoggiato su una struttura metallica alta 12 metri e mantenuta in equilibrio da cavi su cui si attorcigliano fiori sintetici di diversi colori, che di notte si illumina all’interno, e di fronte un cuore rosso alto 5 metri, a sua volta illuminato internamente e trafitto da una freccia metallica che lo sostiene, conficcata su una piattaforma di legno di forma triangolare.
Costi e finanziamenti
Complessivamente il costo, compreso di allestimento e di guardiania privata, ammonta a circa 180mila euro di cui 160mila della Regione Campania attraverso i Poc, fondi destinati alla promozione culturale nei Comuni. Assente all’inaugurazione, seppur annunciato, il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, impegnato a Roma. "Credo che sia una grande scommessa," ha evidenziato Trione, "non avere uno sguardo nostalgicamente retrospettivo e proiettato a celebrare solo le glorie del passato, ma dare un’immagine di una Napoli profondamente contemporanea."
La curatela e la reazione del pubblico
L’installazione è stata curata da Silvana Annicchiarico che ha evidenziato come "ogni opera deve suscitare domande. Mi piace che abbia strappato un sorriso ai napoletani e che ci sia anche un pò di bellissima ironia. Se poi vogliamo vederla fallica è viva, c'è una cultura millenaria in questa terra, abbiamo Pompei con simboli fallici." Per volontà dell’artista l’opera, lasciata in piazza Municipio, resterà a Napoli: i cuori diventano proprietà del Comune in modo permanente e si sta riflettendo anche sulla collocazione del Pulcinella. L’inaugurazione è stata accompagnata dalla performance di un’orchestra di sole donne di licei napoletani, che ha eseguito il Bolero di Ravel, nel corso della quale il Pulcinella ha cambiato abito: il tradizionale vestito bianco è stato sostituito da un costume coloratissimo e femminile, disegnato dallo stesso Pesce.