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Ucciso lo scoiattolo Peanut: il caso rilanciato dalla campagna di Donald Trump

Tra le bizzarrie della volata finale di Usa 2024 c'è anche uno scoiattolo. Peanut, un rodittore influencer su Instagram con oltre 750 mila seguaci, è stato soppresso con un’eutanasia dallo Stato di New York e prontamente adottato dalla campagna di Donald Trump come esempio delle pericolose conseguenze della 'longa manus' delle istituzioni sulle libertà dei cittadini.

«Ti vendicheremo ai seggi», si leggeva in un messaggio intitolato «RIP Peanut» sul profilo della campagna dell’ex presidente su Tik Tok. Nel post, visto da oltre nove milioni di persone, l’animale (o il suo fantasma) è appollaiato sulla spalla di Trump con la bandiera a stelle e strisce sullo sfondo. Lo scoiattolo è stato «assassinato dai burocrati democratici senza che ce ne fosse bisogno», si afferma nel messaggio. Nel frattempo minacce bomba sono arrivate a una decina di sedi del Department of Environmental Conservation i cui dipendenti sono stati autorizzati a lavorare da casa ieri e oggi.

Assieme a un orsetto lavatore di nome Fred, Peanut era stato preso in consegna dal Dipartimento a casa di Mark e Daniela Longo, una coppia di Pine City che aveva allevato i due animali come pets e che aveva accolto lo scoiattolo sette anni fa dopo che la madre era stata uccisa da un’auto. «C'era il potenziale di esposizione a malattie e una persona coinvolta nell’indagine è stata morsa», aveva reso noto il Dipartimento spiegando che l'eutanasia dei due animali era stata decisa in modo che potessero essere entrambi testati per la rabbia.

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